Ancora attesa dei progetti per la reindustrializzazione
La direzione aziendale della Honeywell di Atessa (Chieti) ha confermato oggi, a Roma, i 263 licenziamenti comunicati via lettera all’indomani dell’incontro tenuto al Mise il 4 giugno scorso.
Il ministero dello Sviluppo Economico (Mise) ha espresso il proprio disappunto, annunciando che scriverà alla capogruppo americana Honeywell per chiedere il ritiro del provvedimento. Al contempo, dal dicastero di via Vittorio Veneto, è stata chiesta la copertura economica e contributiva dei due mesi rimasti scoperti, a partire dal 2 aprile scorso, per la mancata approvazione della Cigs. Lo si apprende da fonti sindacali.
Appena arriverà la risposta dalla multinazionale statunitense, il Mise convocherà di nuovo il tavolo negoziale, che vede impegnati anche i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil.
Presente oggi, a Roma, anche la Regione Abruzzo con il vice presidente Giovanni Lolli e il consigliere regionale Antonio Innaurato, presidente della commissione Attività produttive: la proposta avanzata è quella dell’utilizzo di fondi europei per la formazione dei dipendenti rimasti, proposta tuttavia legata alla prevista e auspicata reindustrializzazione dello stabilimento abruzzese, produttore di turbo compressori diesel. Finora sono state presentate solo lettere di intenti per tre progetti in ambito automotive.