Cessata l’attività, restano in piedi i progetti di riconversione da valutare
Erano rimasti circa 270 operai ancora in carico alla Honeywell di Atessa (Chieti), oggi sono stati tutti licenziati.
La notizia proviene dal ministero dello Sviluppo Economico, che attendeva una risposta da parte della multinazionale americana, come stabilito nel corso dell’incontro di lunedì 4 giugno.
Un incontro decisivo, quello romano, in cui il ministero del Lavoro aveva ribadito la propria contrarietà ad approvare la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, in quanto l’azienda ha cessato le attività produttive.
Dai sindacati giunge conferma che le lettere di licenziamento sono state inviate.
Le lettere di licenziamento sono state inviate in data 6 giugno, con ultimo giorno di lavoro 8 giugno: i licenziati sono 263 mentre 9 persone restano per smantellare i macchinari della fabbrica dei turbo. Altri 65 hanno aderito in precedenza alla procedura di mobilità, lasciando lo stabilimento di Atessa in queste ultime settimane.
La Honeywell ha comunicato, contestualmente, al Mise di essere favorevole a proseguire sul percorso della reindustrializzazione, dopo aver chiesto ai tre gruppi interessati di accelerare con la presentazione dei rispettivi piani industriali da sottoporre alla commissione giudicatrice presieduta da Invitalia. Le proposte progettuali riguardano il settore automotive.