Pineto (Teramo), 6 marzo 2015 – Per puro miracolo si sono salvati gli esseri umani, ma nel rogo del gasdotto saltato in aria a Mutignano di Piento (Teramo) sono gli animali le uniche vittime evidenti cadute sul campo, insieme allo spregio di alberi e cose. Enzo Romanelli è vivo, riconosce la fortuna di essere andato via dalla fabbricato che stava rimettendo a posto pochi minuti prima della deflagrazione, ma piange Kira, una cucciola di un anno alla quale portava da mangiare ogni mattina. Il tetto della casa è saltato in aria carbonizzato, dentro alla proprietà, posta anche questa sotto sequestro per l’inchiesta della procura di Teramo, il vuoto prodotto dalle fiamme. “Ma non ho trovato tracce di Kira, volatilizzata”, ha detto affranto Romanelli. Intorno all’area del ‘cratere di fuoco’ segni evidenti di altre vittime. Carbonizzato il pollaio dei Ferretti, forse resti di una pecora dentro al recinto con la rete di metallo. Distrutta una quercia secolare e tutti gli alberi intorno all’area, incenerita la vigna, la stessa vigna che era stata ricostruita 3 anni fa dopo i lavori della Snam per la messa in sicurezza del gasdotto, lo stesso e nello stesso punto in cui è saltato in aria stamattina alle 7,45.
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