Le Camere di commercio abruzzesi tracciano le priorità per le infrastrutture nel libro bianco presentato a Pescara.
Il sistema infrastrutturale abruzzese è carente e l’impatto sull’economia è importante.
È quanto emerge dal “Libro bianco delle infrastrutture”, presentato a Pescara e frutto del lavoro congiunto delle Camere di commercio di Chieti-Pescara e del Gran Sasso L’Aquila-Teramo, con il supporto tecnico di Uniontrasporti.
Il documento, costantemente aggiornato, è il monitoraggio delle priorità essenziali per le imprese. I presidenti Gennaro Strever e Antonella Ballone hanno illustrato i risultati alla tavola rotonda con stakeholder e tecnici.
Il dato più allarmante è stato fornito da Strever:
a causa dei disservizi e delle infrastrutture carenti, la perdita economica per le aziende abruzzesi si attesta attorno al 5 per cento del fatturato.
I fari sono accesi in primis sulla Fondo Valle Trigno (SS 650). L’arteria, cruciale per connettere l’A14 con l’A1, è ormai obsoleta e registra elevati tassi di incidentalità, richiedendo urgenti interventi di messa in sicurezza per utenti e sistema economico, che ritiene necessario l’ampliamento a 4 corsie.
Per la Trignina, è stato aperto un Tavolo interregionale con il Ministero dei Trasporti (MIT). Il prossimo incontro per discutere delle misure è stato fissato per il 13 novembre.
Massima attenzione è rivolta anche alle autostrade. La A14 è criticata perché ancora ferma alle due corsie e perché i cantieri aperti continuano a rallentare il traffico veicolare, causando ritardi e disagi costanti.
Sulla Strada dei Parchi (A24/A25), i lavori attesi per la messa in sicurezza del traforo del Gran Sasso non sono previsti prima del 2027.
Il Libro bianco include inoltre il potenziamento dei Porti di Ortona e Vasto e l’Aeroporto di Pescara, la cui pista è in fase di ampliamento. Il mondo produttivo chiede con urgenza il ripristino del volo quotidiano Pescara – Milano Linate, ritenuto vitale per il business.
Il documento è la voce dell’imprenditoria,
che chiede risposte celeri per sbloccare la competitività regionale.
