La notizia
Si chiamerà Pescara ma la nuova città, che nascerà dalla fusione dei tre Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore, slitta al 2027.
Lo ha stabilito il Consiglio regionale approvando, a maggioranza, la legge che manda in soffitta il vecchio termine fissato al 1 gennaio 2024.
Il provvedimento si è reso necessario, secondo quanto più volte affermato dal presidente del Consiglio, Lorenzo Sospiri, per via dei ritardi accumulati nel processo di fusione a causa del Covid.
Il progetto di fusione dei tre Comuni dell’area metropolitana era stato approvato con un referendum nel 2014.
La nuova Pescara avrà 200 mila abitanti, e risulta ad oggi la fusione più ampia tra comuni nella storia della Repubblica italiana.
Per Sospiri “è un sogno che si avvera, grazie alla buona volontà dei tre sindaci”, che quindi evitano il commissariamento e vivranno da protagonisti questo momento storico.
Le dichiarazioni di Lorenzo Sospiri
“Da oggi abbiamo una nuova legge che ci condurrà alla fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano con la costituzione di una nuova città, che si chiamerà Pescara, di 200mila abitanti, che rappresenta un sogno realizzato, quello di un grande centro competitivo nel centro Italia affacciato sull’Adriatico. Abbiamo raggiunto il risultato grazie alla buona volontà di tre sindaci e per rispettare tutti i passaggi abbiamo fissato insieme penalità, step di verifica, scadenze, e disponiamo dei finanziamenti necessari grazie alle attività pregresse dei nostri parlamentari come gli onorevoli D’Alfonso, Pagano e il senatore Bagnai. Finalmente tutti hanno compreso che si va verso la realizzazione del sogno e che era preferibile viverlo da protagonisti piuttosto che subire il commissariamento della Regione”. Sono le parole con cui il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ha salutato l’approvazione con i voti della maggioranza di centrodestra e del consigliere Sara Marcozzi, e il voto contrario dei gruppi di opposizione, la nuova legge sull’istituzione della città di Pescara.
“Il punto centrale di un lungo processo di gestazione è stato il Referendum popolare – ha ricordato in aula il Presidente Sospiri – che si è espresso a favore della costituzione della nuova città. Secondo le leggi della Repubblica italiana il Presidente della Regione Abruzzo aveva la possibilità di scegliere sul dare seguito o meno all’esito referendario e siamo andati avanti con una norma articolata. E siamo arrivati a celebrare le ultime elezioni comunali che ci hanno consentito di eleggere le attuali amministrazioni; in mezzo c’è stata la tragedia del Covid, le difficoltà di una guerra, le ritrosie delle amministrazioni di Montesilvano e Spoltore alla fusione stessa. Abbiamo atteso la data limite del 2022, alcuni Comuni ci hanno chiesto il rinvio al 2024, ma a quel punto abbiamo aperto una riflessione non solo sul consenso, ma soprattutto su ciò che era giusto fare e oggi siamo convinti che quel sogno che diventa realtà, la costituzione della città nuova, fissa in modo concreto quali sono i temi, quali i tempi e le risorse finanziarie. È facile dire che occorre farlo subito, che non è difficile organizzare servizi, coordinare i Piani regolatori, programmare gli investimenti, ma non è realistico”.
“Oggi i sindaci di Montesilvano e Spoltore hanno la piena consapevolezza che la fusione è una realtà ineludibile, sulla quale non si torna indietro. La Regione Abruzzo, grazie alla grande professionalità dei nostri uffici, ha redatto un progetto di legge straordinario e il tempo che abbiamo guadagnato lo utilizzeremo per compiere quel percorso che non è stato fatto sino a oggi. Ho grande fiducia nei tre sindaci coinvolti, sono convinto che realizzeremo un ottimo lavoro, approvando una legge che farà scuola, che sarà un punto normativo di riferimento per tutto il Paese. Il ringraziamento va, ovviamente, al Governatore Marsilio, agli Uffici regionali e a tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, che hanno dato il proprio costruttivo contributo per accompagnare il cambiamento. Ora entro settembre ci aspettiamo di ricevere la prima relazione sulla fusione dei primi tre comparti strategici, tra cui i Servizi sociali, e soprattutto ci attendiamo la bozza del nuovo Statuto da approvare prima della fine dell’anno”.
Le dichiarazioni del sindaco di Pescara, Masci
“La nuova Pescara si chiamerà solo Pescara, com’è giusto che fosse e come avevo auspicato sin da subito. La legge approvata oggi dal Consiglio regionale ha deciso secondo logica e secondo la storia di conservare il nome della città dannunziana per la realtà urbana da 200.000 abitanti che sta vedendo la luce grazie alla fusione con Montesilvano e Spoltore voluta da un referendum nel 2014 e da una legge regionale”. Lo afferma il sindaco di Pescara, Carlo Masci, a proposito dell’approvazione, nella seduta odierna del Consiglio regionale, della legge per il rinvio al 2027 dell’istituzione della Nuova Pescara. “Ringrazio il presidente Marco Marsilio, il presidente Lorenzo Sospiri e i consiglieri regionali – aggiunge – per la decisione che contribuisce a scrivere una pagina importante della storia del nostro territorio, secondo lo spirito che animò la nascita del capoluogo nel 1927, già vaticinato da Vittorio Emanuele II al momento dell’unità d’Italia e realizzato per intercessione di Gabriele d’Annunzio e Giacomo Acerbo”.
“La visione della città che verrà ha trovato la sua concretezza al tempo del governo regionale dei presidenti Gianni Chiodi e Nazario Pagano, quando io ho rivestito il ruolo di assessore al bilancio e agli enti locali. La Pescara del XXI secolo è dunque destinata a diventare più grande, più importante e più attrattiva”, conclude Masci.
Le dichiarazioni del sindaco di Spoltore, Trulli
“Sono molto felice. Mi sembra molto sensato il fatto che si procederà ad un lavoro graduale di fusione dei servizi, da portare avanti in questi anni. E’ un ottimo risultato. Da parte nostra non c’è nessuna volontà di sabotare, ma semplicemente di fare le cose per bene e avere più tempo ci consentirà di lavorare al meglio”.
Così il sindaco di Spoltore, Chiara Trulli, a proposito dell’approvazione, nella seduta odierna del Consiglio regionale, della legge per il rinvio al 2027 dell’istituzione di Nuova Pescara.
Sara Marcozzi, voto favorevole
“Sono stata favorevole dal primo giorno all’approvazione del progetto di legge sulla Nuova Pescara. Un testo che non ha mai messo in dubbio l’esito del referendum, ma che è propedeutico a specificare una road map chiara, stabilendo scadenze precise e puntuali sulla fusione dei Comuni. Tuttavia, non posso che sottolineare come siano stati bloccati per circa un mese i lavori della Prima Commissione per discutere il provvedimento che, alla fine, è arrivato in aula senza modifiche sostanziali. Con meno ostruzionismo si sarebbe potuti arrivare a conclusione dell’iter di legge in anticipo, come avevo chiesto dall’inizio della discussione, per non rimandare inutilmente l’approvazione di una legge tempo-dipendente”. Così il consigliere regionale indipendente e presidente della Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi.
Pagano, felice di aver contribuito avvio sogno
“E’ con grande soddisfazione che apprendo la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio Regionale della Legge che consentirà la fusione di Pescara, Spoltore e Montesilvano. Una nuova, grande città di 200mila abitanti, che manterrà appunto il nome voluto da Gabriele d’Annunzio: Pescara. Sono felice di aver contribuito fattivamente in passato all’avvio di questo sogno, essendo stato da sempre un convinto sostenitore della nascita di questa nuova area metropolitana e delle grandi opportunità che con essa ne verranno. Ancora grazie al Presidente del Consiglio Sospiri per la tenacia con la quale ha portato a termine quest’ultima battaglia”. Così, in una nota, il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano.