Entra nel clou il processo che vede contrapposti gli Animalisti italiani e il Palio di Siena.
Sotto accusa per diffamazione è Walter Caporale presidente degli Animalisti italiani, già consigliere regionale dei Verdi.
Lunedì prossimo, nel tribunale frentano, “si terrà un’udienza cruciale nel processo per diffamazione che vede il Presidente degli Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale, contrapposto al Sindaco di Siena e all’organizzatore del Palio di Siena”, annuncia la stessa Associazione.
Le parti offese avranno voce e “sarà presente Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico de La Zanzara di Radio 24, nemico degli animali ma testimone a favore dell’esercizio di diritto di critica del Presidente Caporale”, prosegue la nota.
“Non mancheranno le dichiarazioni esplosive”, preannuncia Caporale, che invita i media locali abruzzesi a “documentare questo momento di rilevanza giuridica e sociale”.
Il Palio di Siena, con la morte di 51 cavalli dal 1970, rappresenta una “tradizione anacronistica che Siena, città meravigliosa, può superare con forme di intrattenimento rispettose della vita e del benessere degli animali”.
Il presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, ai microfoni della trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio 24 aveva ribadito le sue accuse contro il Palio di Siena, affermando che i cavalli durante l’evento soffrono perché non sono destinati allo sfruttamento umano e definendo gli organizzatori “assassini”.
Rifiutandosi di scusarsi per queste dichiarazioni, ha scatenato una querela da parte del Sindaco di Siena, De Mossi.
Il Sindaco ha risposto accusando Caporale di un “attacco ignorante” alla storia e alla cultura di Siena, difendendo l’importanza del Palio come festa popolare.
Tutte le organizzazioni animaliste nazionali hanno condannato il Palio come una manifestazione pericolosa per i cavalli, sottolineano gli Animalisti Italiani, citando incidenti gravi come quello di Raol nel 2018, che costò la vita a questa meravigliosa creatura.