Una foto che sembrava riconducibile al quartiere Santa Rita di Lanciano (Chieti), accompagnata da alcune righe su tre presunti malintenzionati davanti ai cancelli della scuola D’Annunzio: il messaggio diventa virale sui social e il terrore si diffonde tra le famiglie della città.
Comprensibile, ma era una bufala.

Blitz di polizia e carabinieri
Il blitz delle forze dell’ordine è scattato questa mattina in via Masciangelo e strade limitrofe, con pattuglie di carabinieri e polizia a setacciare l’area, anche con posti di blocco sulla provinciale per San Vito. Con questioni che coinvolgono i minori non si è mai troppo prudenti.
Ma dei due uomini e una donna, “di colore”, come riporta il messaggio, nessuna traccia.
L’allarme diffuso ieri, fino a sera, è rimbalzato di chat in chat, di smartphone in smartphone, tra i genitori terrorizzati. Poi l’allerta al Commissariato di polizia di Lanciano, che questa mattina ha organizzato un’ampia operazione di controllo del territorio. Ma l’ingresso a scuola è stato regolare, e nessun “sospetto” è stato trovato dai militari.
Procurato allarme
Risalire all’identità di chi ha diffuso per primo in rete il messaggio non è facile, dicono in Commissariato. Ma qualora venisse individuato, sarà denunciato per il reato di procurato allarme.
Il testo diffuso ieri pomeriggio
Questo il testo del messaggio diffuso ieri nelle chat dei gruppi scuola, a Lanciano.
“Buonasera messaggio informativo, questa mattina alcuni genitori hanno notato tre persone in tre punti diversi che osservavano la scuola, nel momento in cui uno dei genitori va verso di loro gli stessi si allontanano dalla scuola.
Allarmati hanno contattato le forze dell’ordine e una di esse ha scattato una foto e l’ha mostrata alla polizia, gli stessi lo hanno riconosciuto come soggetto già segnalato e avvistato anche difronte ad altre scuole con il medesimo atteggiamento.
Sono due uomini uno alto l’altro nella norma più una donna. Sono di colore.
Cerchiamo di stare molto attente e vigili per la sicurezza dei nostri figli.
Chi li dovesse notare deve immediatamente contattare il 112/113.
Fate girare il messaggio in altri gruppi”.