Corso Roma è morto, le esequie saranno celebrate domani venerdì 29 dicembre.
A darne l’annuncio sono gli esercenti delle 33 attività commerciali che addossano le responsabilità alla Ztl e alla amministrazione comunale di Mario Pupillo.
Semafori per regolare l’accesso alla Ztl rimossi perché non a norma, mentre dei nuovi segnali luminosi per indicare apertura e chiusura dei varchi si sono perse le tracce: corso Roma è diventata un’area off limits per molti lancianesi terrorizzati di prendere multe, come è accaduto per mesi e mesi anche a residenti e titolari di regolari pass. Un problema di inserimento dati nel database, la giustificazione del Comune, un problema che – ha recentemente assicurato l’assessore Francesca Caporale al Tgmax – adesso è risolto. Ma i cittadini hanno perso la fiducia e a corso Roma non passano più.
“Non fiori ma opere di ripensamento” scrivono gli esercenti sul manifesto funebre, dando appuntamento alle ore 18 sotto le telecamere di ingresso alla strada che sarà illuminata dai ceri per i morti. Una scena non nuova per Corso Roma, che richiama alla mente le processioni della Settimana Santa ma che domani creerà un forte contrasto con luci e addobbi delle feste.
Una serrata dei commercianti in città non si vedeva dai tempi del sindaco di destra Nicola Fosco, quando si levò la protesta contro la chiusura di corso Trento e Trieste. Sappiamo tutti come andò a finire.