Al via sistema monitoraggio
Il 16 agosto sarà trascorso un anno dall’episodio che scatenò non poca apprensione in città: l’apertura della voragine sotto il pavimento di due negozi in corso Trento e Trieste, a Lanciano (Chieti), fu tanto repentina quanto pericolosa per il tratto finale dello stesso corso, costruito su terreno di riporto, ritenuto “pessimo” dagli esperti.
Gli interventi tampone vennero eseguiti d’urgenza, su incarico dell’amministrazione comunale conferito all’ingegnere Pasquale Di Monte e al geologo Luigi Carabba, che lavorarono anche di notte per garantire la messa in sicurezza dell’edificio noto come l’ex Caffè Modernissimo.
In questi giorni si vedono di nuovo operai al lavoro: stanno eseguendo la posa in opera di circa 20 sensori per un sistema automatico di monitoraggio che, tramite computer, acquisisce i dati e in tempo reale li trasmette al settore comunale dei Lavori pubblici.
L’intero isolato, dalla parte prospiciente il corso e fino alla cattedrale della Madonna del ponte, sarà un sorvegliato speciale per circa 10 mesi. Il sistema misurerà eventuali variazioni di verticalità e schiacciamento del terreno. La prima fase termina con la posa in opera di un inclinometro, a 27 metri di profondità, parallelamente al perimetro dell’isolato attenzionato.
In una seconda fase, dopo le Feste di settembre, il lavoro proseguirà per porre in opera altri sensori lungo il corso e fino ai portici comunali.
Il Comune ha speso fino ad oggi circa 180 mila euro. Il vice sindaco Giacinto Verna segue costantemente i lavori.
Sul posto, a sovrintendere i lavori di posa in opera dell’inclinometro c’è il professionista incaricato dall’amministrazione comunale di Lanciano, il geologo Luigi Carabba.
“Con questi interventi – dice l’esperto al Tgmax – si stanno recuperando anni di disattenzione al territorio“. Carabba, infatti, nel 2007 consegnò all’amministrazione comunale dell’epoca una perizia sulle condizioni dei terreni di riempimento della Pietrosa, sui quali poggiano diversi edifici del corso.