Uno è minore
Estorsione, rapina, violenza privata e lesioni aggravate: queste le accuse con cui sono stati arrestati tre rom di Lanciano (Chieti), rei di aver minacciato e picchiato un 16enne del posto estorcendogli denaro.
Le tre ordinanze di custodia cautelare sono state emesse due dal gip del tribunale frentano e una dal tribunale per i minorenni dell’Aquila, tutte eseguite oggi dagli agenti del commissariato di polizia lancianese, diretto dal vice questore Lucia D’Agostino.
I destinatari sono già noti alle forze dell’ordine.
In particolare Sante Guarnieri, 25 anni, e Kevin Guarnieri, 23, erano rimasti coinvolti nella rissa a giugno 2020 durante la faida tra due famiglie rom che si contendevano una casa popolare nel quartiere Santa Rita. Invece il minore, che oggi ha 15 anni, era rimasto coinvolto nell’ottobre 2020 nell’aggressione a Giuseppe Pio D’Astolfo, 19 anni, avvenuta nella ex stazione Sangritana. Sante Guarnieri è in carcere, Kevin Guarnieri è agli arresti domiciliari e il minore P.G. è di nuovo in comunità.
Le “indagini scrupolose”, riferisce la dirigente, sono iniziate a seguito di denuncia da parte della giovane vittima. Il ragazzo era vessato “da continue richieste di piccole somme di denaro poste in essere con atti intimidatori, approfittando della sua minore età e del suo stato di sudditanza psicologica”.
Dopo l’ennesima “richiesta estorsiva di denaro, la vittima ha opposto il suo rifiuto ma è stata sopraffatta dai modi violenti degli arrestati”, che, riferisce inoltre la Dirigente, “hanno aggredito e picchiato, anche minacciandolo di ritorsioni qualora avesse denunciato l’accaduto”.
Il minorenne, nonostante i timori per le minacce subite, “ha deciso di raccontare la vicenda alla polizia che ha ricostruito le particolari condizioni vissute dalla vittima” che andavano avanti da quasi un anno.
Gli episodi sono avvenuti in città nel corso del 2021, soprattutto nel quartiere Santa Rita.