Località Follani
Si è schiantato contro un albero probabilmente verso le 3.30 della notte, a Lanciano (Chieti), Davide Andreoli, 22 anni compiuti a gennaio.
Una lunga striscia sull’asfalto nuovo della strada comunale Morge e poi l’incidente mortale. Non c’è stato scampo per il giovane, che era alla guida di una Peugeot 308 station wagon.
Il fatto
Davide stava tornando a casa, rientrava da un sabato sera trascorso con gli amici. Poco prima dell’incrocio con la strada comunale Carrara, ha perso il controllo dell’auto. Forse il manto stradale ghiacciato forse l’attraversamento improvviso di un cinghiale, “qui escono spesso la notte” racconta un residente al Tgmax, e poi la lunga frenata sull’asfalto con due strisce molto ravvicinate.
La dinamica dell’incidente è al vaglio dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Lanciano, diretti dal tenente Giuseppe Nestola.
La station wagon ha divelto il recinto di una villa con paletti in ferro, falciando dapprima un oleandro, poi un ulivo e infine arrestando la sua corsa contro un tiglio. L’auto si è accartocciata sul tronco, proprio dal lato del guidatore.
Verosimilmente provocando la morte istantanea del ragazzo.
I soccorsi non sono stati immediati. “Ho sentito un botto tra le 3 e mezza e le 4”, dice un residente al Tgmax, “ma credevo fosse un mezzo pesante sulla provinciale di Villa Elce”.
Anche un altro residente dice di avere sentito un rumore forte, “ma credevo fosse il portone sbattuto dal vento della notte scorsa”.
I residenti della villa, invece, non si sono accorti di nulla, “abbiamo le camere da letto che non si affacciano sul giardino, ma dal lato opposto della casa”, dice la proprietaria al Tgmax.
Una strada maledetta
E’ stato un passante che, dopo oltre un’ora, intorno alle 5 del mattino si è trovato davanti la scena dell’incidente e ha allertato il 112.
Per estrarre il corpo del giovane dalle lamiere contorte sono intervenuti i vigili del fuoco di Lanciano, mentre i sanitari del 118 hanno potuto soltanto constatare il decesso.
“Una strada maledetta”, dicono i residenti, che più volte hanno chiesto all’amministrazione comunale di collocare dei dossi. “Qui si corre troppo, è difficile anche attraversare la strada” lamentano, elencando una serie di incidenti avvenuti nel corso degli anni. Il primo tragico, dove perse la vita Michele Campitelli, avvenne nel 1991: “non aveva ancora compiuto 20 anni, si schiantò con la moto alle Tre Croci”, ricorda la sorella Marisa che abita vicino all’incrocio dell’incidente avvenuto la notte scorsa.
E poi altri incidenti meno gravi, con auto cappottate e finite puntualmente contro i recinti delle case lungo la strada comunale Morge.
Risveglio tragico
Un risveglio tragico per la città di Lanciano, e soprattutto per la contrada Villa Andreoli, dove Davide era conosciuto e stimato. “Un ragazzo d’oro, lavoratore, sempre disponibile”, racconta un vicino di casa al Tgmax, “si dava sempre da fare”.
Era diplomato all’Istituto agrario “Ridolfi” di Scerni. Amava la natura, faceva il giardiniere. Lascia il padre Michele, che lavora in Sevel, la madre Nicoletta e le sorelle Francesca e Simona.