Il video
Si chiama EduFest ed è il Festival dell’educazione, ideato e promosso dall’associazione Maria Luisa Brasile che opera a Lanciano (Chieti) nel solco della fondatrice della prima scuola materna sperimentale cittadina.
Sabato 28 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, all’auditorium Diocleziano si alterneranno studiosi, filosofi, scrittori, ricercatori, psicoterapeuti, poeti, attori, pedagogisti per ripensare le parole, come invita lo slogan della manifestazione, “Parola, parolae”, spiega al Tgmax la presidentessa Licia Caprara.
I laboratori per i più piccoli con burattini in musica, parole visive e creatività con le piante si svolgeranno al foyer del teatro Fenaroli, al Centro servizi culturali e alla Casa di conversazione.
Il programma
L’appuntamento per gli adulti è all’Auditorium Diocleziano, a partire dalle 9.30, dove a parlare, nell’arco della mattinata e dopo i saluti istituzionali, saranno Matteo Corbucci, pedagogista e Presidente Omep Italia (Organizzazione mondiale per l’educazione prescolare che Maria Luisa Brasile), che ricorderà impegno e impresa di Maria Luisa Brasile (che dell’Omep fu fondatrice), Micaela Castiglione, docente dell’Università “Bicocca” che farà il punto sull’educazione degli adulti, e Laura Grignoli, psicoterapeuta, che andrà a “leggere” il linguaggio muto del corpo.
I lavori riprenderanno nel pomeriggio alle ore 16.00 con uno spettacolo degli artisti Omep, a cui seguiranno il filosofo Vito Mancuso, con un suggestivo intervento intitolato “Ricostruire” e Franco Arminio, poeta e scrittore, che con “La cura dello sguardo” condurrà il pubblico in un viaggio che si annuncia assolutamente affascinante.
Nel corso di EduFest è previsto un “contributo” di Lilybris, l’omino stilizzato che con la sua essenzialità comunica con straordinaria efficacia grazie alla presenza “speciale” della sua autrice Cecilia Rodà.
Ampio spazio anche alla creatività dei più piccoli, con EduFestLab, lo spazio dedicato ai bambini. Tre le proposte, ospitate in tre diversi luoghi della città (Foyer del teatro Fenaroli, ex Sala di Conversazione, Biblioteca regionale), che vedranno bimbi dai quattro agli undici anni impegnati in diverse attività, dal magico mondo del teatro di animazione con l’allestimento di uno spettacolo di burattini, alle piante che saranno uno strumento per far fiorire storie e infine all’arteterapia con la parola che racconta, che cura, che può diventare silenzio o linguaggio del corpo. L’obiettivo? stimolare i bambini al pensiero critico, alla cura e alla scelta delle parole; a privilegiare la ginnastica mentale confrontandosi anche con gli altri, e rispettando le loro idee.
I laboratori sono in programma dalle 10,00 alle 12,30 di sabato 28 maggio a Lanciano, la partecipazione è gratuita.
Info e prenotazione obbligatoria (info@marialuisabrasile.it; marialuisabrasile@gmail.com; tel. 371 5370362).
EduFest è sostenuto da Istituto Diagnostico e Ambulatorio Polispecialistico Madonna del Ponte e Desma 8, la holding della famiglia La Rocca.
L’associazione Maria Luisa Brasile
L’associazione Maria Luisa Brasile è nata nel 2015 per raccogliere l’eredità della Scuola Materna Sperimentale di Lanciano, che fu all’avanguardia nel campo educativo-formativo promuovendo lo sviluppo e la qualificazione di un sistema di servizi per la formazione psico-pedagogica degli educatori, dei bambini in età prescolastica e delle famiglie. La scuola fondata nel 1949 per iniziativa di Maria Luisa Brasile, pioniera su temi della formazione e dell’educazione, fu eretta dieci anni a Ente Morale da Giovanni Gronchi.
L’associazione è impegnata su tre filoni: educazione all’integrazione, educazione di genere e scuola dei genitori, nella convinzione che in un’epoca di grande individualismo e diffusa insicurezza, recuperare il senso della comunità possa essere utile ad attutire le paure e ad affrontare le fragilità. Attraverso incontri e laboratori, intende lavorare su identità e differenze, passando per la costruzione della relazione con l’altro ispirata al rispetto, cooperazione, solidarietà. L’idea, di sicuro ambiziosa, è offrire ai genitori di oggi e agli adulti di domani strumenti per essere persone e “cittadini” più consapevoli, e capaci di rispondere alle sollecitazioni poste da nuovi modelli culturali e sociali profondamente mutati.