La Ypsilon nera utilizzata in vari furti
Inquirenti al lavoro, a Lanciano (Chieti), per ricostruire nel dettaglio come si sono svolti i fatti durante la rapina ai coniugi Martelli, avvenuta la notte del 23 settembre scorso.
Assieme al procuratore capo Mirvana Di Serio, il comandante del Nor di Lanciano Massimo Canale e il capo della mobile di Chieti Miriam D’Anastasio sono tornati in carcere, a Villa Stanazzo, per ascoltare di nuovo i romeni arrestati: non solo per accertare le varie responsabilità e i diversi ruoli avuti nell’efferata rapina, che sono già abbastanza definiti, ma anche per collegare i vari furti con spaccata registrati in città e nel comprensorio nelle settimane precedenti.
Gli investigatori, infatti, ritengono che la banda sia responsabile di alcuni di questi episodi, attraverso una delle auto utilizzate: la Lancia Ypsilon nera, immortalata dalle telecamere di videosorveglianza dell’Eni Cafè a Villa Elce, è stata segnalata da testimoni anche in merito ad altri furti.
Al setaccio, quindi, le spaccate al Bar di Iconicella e al Bar Manhattan, agli Eni Cafè di Santa Maria Imbaro e di Villa Elce, al Bar Elisa e al Bar sotto i portici a Castel Frentano: questi gli episodi sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Il primo ad essere ascoltato è stato uno dei fratelli Turlica, Costantin, che avrebbe partecipato alla rapina ai Martelli entrando nella villa.
Nei prossimi giorni saranno ascoltati anche gli altri componenti della banda. Un lavoro che si presenta articolato, sul piano investigativo.