L’inaugurazione
Nel XII secolo accoglieva i mercanti da Oriente che partecipavano alle rinomate Nundinae, oggi l’antica Porta San Biagio torna a risplendere nel quartiere di Lancianovecchio, restaurata, consolidata e per la prima volta illuminata, su esplicita richiesta della Soprintendenza di Chieti.
Cerimonia con taglio del nastro per la conclusione dei lavori, durati circa un anno e costati 300 mila Euro, finanziati con fondi della Regione Abruzzo.
Porta San Biagio è l’unica superstite delle nove porte medievali di accesso alla città di Lanciano (Chieti).
Il progetto di recupero è stato arricchito anche da due percorsi pedonali, che da Porta San Biagio conducono uno alla strada provinciale via per Frisa e l’altro al parcheggio. Il punto di incontro è segnalato dallo stemma della città, realizzato con sampietrini di diverso colore, incastrati nel selciato.
Alla cerimonia di accensione sono intervenuti il sindaco Mario Pupillo, il vice Giacinto Verna, la dirigente dei lavori pubblici Luigina Mischiatti e la soprintendente Rosaria Mencarelli.
Porta San Biagio
Formata da un arco a sesto acuto e costruita nella tipica pietra dorata in uso a Lanciano, i lavori su porta S. Biagio hanno interessato pulizia, recupero e consolidamento dell’apparato murario, mattoni e pietra, in avanzato stato di disfacimento.
Rifatta anche la pavimentazione, con sampietrini. Sistemati anche i sottoservizi fognari e per la raccolta delle acque bianche e nere.
I due percorsi sono stati realizzati in acciottolato, come richiesto dalla Soprintendenza, perché contestualizzante dell’ambito monumentale per tipologia, materiali e forma; pertanto è stato utilizzato anche porfido e il perlatino di Pacentro, proveniente dall’unica cava della pietra della Maiella ancora attiva.
Consolidamento delle mura
Proseguono i lavori di consolidamento delle mura di Porta San Biagio, con l’ultimo lotto del cantiere per circa 50 mila Euro di spesa comunale.