Gli allievi infermieri ai quali faceva da tutor si sono disposti in due ali per salutare il feretro del loro “maestro”, all’arrivo nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Olmo di Riccio.
Lanciano ha reso l’ultimo saluto oggi pomeriggio a Arturo Ariodante, 55enne infermiere del reparto di Ortopedia nell’ospedale “Renzetti”, deceduto a seguito di un incidente stradale domenica scorsa, di rientro da una gita in moto con amici.
Non solo medici, infermieri e allievi, il piazzale davanti alla chiesa era gremito di motociclette, con gli amici bikers a chiedersi ancora oggi come sia accaduto l’incidente mortale.
Domenica pomeriggio erano usciti in tre, per una breve gita in montagna, nell’Aquilano.
Al ritorno, sulla Statale 487, tra Passo San Leonardo e Pacentro, Ariodante ha perso il controllo della sua Ktm.
Nessuno dei due amici ha assistito alla scena: Massimo lo precedeva e Antonio lo seguiva, ognuno a bordo della propria motocicletta, Aprilia e Bmw. Ma quel tratto non è un rettilineo, tanto da essere chiamato dai motociclisti “piccolo Stelvio”.
“Un segno di frenata di alcuni metri, lasciato sull’asfalto, e la moto di Ariodante si è schiantata contro la roccia della montagna”, raccontano gli amici.
“Arturo era solare, divertente”, dice il suo amico Donato al Tgmax, “Faceva 25 mila km l’anno con la moto”.
Un lungo applauso ha salutato il feretro all’uscita dalle esequie. Inconsolabile la famiglia, la moglie Patrizia e i due giovanissimi figli.