Due casi di scabbia a Lanciano, nel plesso scolastico di viale Marconi, istituto “De Titta-Fermi”.
I due alunni sono a casa, per seguire la profilassi indicata dalla Asl provinciale di Chieti e dai rispettivi medici di famiglia e pediatri.
In questo caso “non è prevista la disinfestazione né la disinfezione dei locali scolastici”, dice al Tgmax la dirigente Anna Maria Sirolli.
La scuola tuttavia ha provveduto a sanificare le aule interessate e le zone comuni, come bagni e palestre, con alcool e macchina ad alta temperatura.
La dirigente spegne gli allarmismi scoppiati nelle ultime ore, non si registrano altri contagi, che sono molto rari nella comunità scolastica poiché necessitano del contatto pelle a pelle.
La scabbia è causata da un acaro, è un’infezione cutanea con manifestazioni, caratterizzata da prurito che diventa particolarmente intenso durante la notte. Contrariamente a quanto si crede, è molto diffusa e colpisce persone appartenenti a tutti gli strati sociali, di qualunque età,
si legge nelle norme comportamentali diffuse a scuola dalla Asl.
Anche i ragazzi non creano lo stigma sociale verso i loro compagni di classe,
“Non è colpa loro – dicono al Tgmax – se si sono ammalati”.