Lucio Russi, il sociologo più noto della Tv abruzzese, si è spento oggi a Chieti, dove era ricoverato da qualche tempo all’ospedale “SS. Annunziata”.
Aveva 84 anni.
Nato a Lanciano nel 1940, Lucio Russi è stato un amministratore pubblico della sua città, dove ha ricoperto il ruolo di assessore all’Urbanistica dal 1980 al 1985 (sindaco Lello D’Amico) e al Commercio dal 1990 al 1992 (sindaci Guido Polidoro e Antonio Pasquini), anche come vicesindaco.
Per alcuni anni è stato anche presidente dell’Atla, l’ex tabacchificio di Lanciano, che poi chiuse i battenti agli albori degli anni Novanta.
Convinto socialista, docente, negli ultimi venti anni è stato protagonista del piccolo schermo con il suo noto programma “di varia umanità”, come soleva definirlo, “Angeli e angeli”, nato a Telemax nel Duemila.
Non era giornalista, a differenza di quanto credono e scrivono in molti, e non ci teneva ad esserlo. “Sono sociologo”, ripeteva spesso presentandosi in Tv ai suoi ospiti.
E tra gli ospiti intervistati nel salotto politico di Telemax ne ricordiamo tanti: da Marco Pannella ad Antonio Di Pietro, da Gianni De Michelis a Bobo Craxi e Stefania Craxi, e molti altri volti noti del panorama politico nazionale dell’epoca.
Il consigliere comunale Piero Cotellessa ricorda Lucio Russi con queste parole: “Per me è stato un maestro politico. Lui, mio zio Florindo Cotellessa e Arnaldo De Rentiis mi hanno trasmesso la passione per la politica”.
Un’altra testimonianza, in città, giunge dal vicesindaco Danilo Ranieri.
“Lucio Russi era persona a me cara. Quando ero ragazzo – ricorda al Tgmax – seguivo i consigli comunali dei primi anni ’90, l’allora pentapartito. Lucio Russi era un ragionatore di politica, istrionico, appassionato socialista, visionario, il primo ad animare il dibattito sul turismo come forma di sviluppo territoriale. Ha amato molto la nostra Città. Buon viaggio Caro Lucio”.
Aggiornamento di mercoledì 2 ottobre
La camera ardente sarà allestita alla Casa di riposo dell’Antoniano, a Lanciano, alle ore 17 di mercoledì 2 ottobre.
Non si svolgeranno i funerali, come da sue espresse volontà.
Lascia la moglie Paola Bellarosa, la figlia Francesca, il genero Amedeo e l’amatissima nipotina Alysia.