Meglio strade diverse
Si scalda il clima elettorale in vista dell’appuntamento con le urne dell’anno prossimo, a Lanciano (Chieti).
Tonia Paolucci, capogruppo di Libertà in azione, commenta la defezione di Antonio Di Naccio, che è passato alla Lega.
“Auguriamo ad Antonio Di Naccio un percorso fattivo e costruttivo nel suo nuovo partito. Il suo è un passaggio non traumatico per il nostro gruppo civico, perché riteniamo che per far parte di un gruppo ne debbano essere condivisi gli obiettivi. Se questo viene meno, meglio prendere strade diverse”. È il commento di Ermando Bozza, presidente di Libertà in Azione e di Tonia Paolucci e Riccardo Di Nola, consiglieri comunali del gruppo Libertà in Azione, dopo l’annuncio di Di Naccio di aderire alla Lega.
“Noi continuiamo a portare avanti il nostro progetto – aggiunge Paolucci – in quell’ottica di coerenza e velocità di azione, che nel 2016 ha visto gli elettori lancianesi premiarci con un quasi 25 per cento dei consensi. Un patto con i cittadini che non abbiamo alcuna intenzione di tradire, perché siamo convinti che il civismo sia il percorso più efficace per la nostra amata Lanciano”.
“Libertà in Azione – continua Di Nola – si basa, come il nostro nome ricorda, su valori di libertà e azione. Libertà perché difendiamo la nostra differenza dai partiti, azione perché proponiamo progetti concreti e ‘cantierabili’, non quei ragionamenti sui massimi sistemi che tanto piacciono alla sinistra, ma che impattano molto poco sulla vita quotidiana delle persone”.
Da Libertà in Azione non c’è alcuna chiusura al dialogo con i partiti. “Che sia chiaro però – puntualizza Bozza – che il confronto deve basarsi sulla lealtà e il rispetto, senza diktat e condizioni che arrivano da segreterie di partito. Sentiamo parlare in questi giorni di appello all’unità delle attuali opposizioni per scalzare la sinistra dalla guida della nostra città. Noi siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità come sempre, ma a condizione che si ragioni su contenuti e obiettivi, non su altri temi che poco hanno a che fare con il bene di Lanciano, che resta il nostro faro imprescindibile, perché qui abbiamo le nostre famiglie, i nostri figli e qui abbiamo scelto di vivere e lavorare”.