Il problema c’è ma i politici di città minimizzano o fanno finta di non vederlo.
“Non è una crisi di maggioranza”, tiene a ribadire il sindaco al Tgmax, ma a Lanciano (Chieti) da settimane non si parla d’altro, o quasi.
La Lega scalpita, gli ex aderiscono al gruppo misto, e il Carroccio chiede un riequilibrio che passa inevitabilmente per la testa di Danilo Ranieri.
In ballo c’è la “carica istituzionale di vicesindaco”, che Filippo Paolini potrebbe revocare allo stesso pluriassessore Ranieri per affidarla a Cinzia Amoroso, assessore leghista alle Politiche sociali.
Nel frattempo cresce Fratelli d’Italia, che ufficialmente nel proprio gruppo consiliare non vedrà a breve l’adesione di Ranieri e dei tre consiglieri ex leghisti Dalila Di Loreto, Michele La Scala e Giuseppe Luciani.
Frizioni nel partito allargato del presidente Marsilio, che vede troppe anime diverse candidate sullo stesso territorio per le imminenti elezioni regionali del 10 marzo: Paolo Bomba, assessore comunale ai lavori pubblici, è il candidato ufficiale del gruppo cittadino di FdI, mentre Nicola Campitelli, assessore regionale (ex Lega) appena confluito in FdI, è il candidato del gruppo dissidente (Ranieri & co.).
E poi c’è il coordinatore provinciale di FdI Antonio Tavani, che ha appena aperto la sua sede elettorale sul corso presentoso. Tavani è anche sindaco di Fara San Martino nonché capo di gabinetto del sottosegretario Mimit Fausta Bergamotto.
E al neo coordinatore cittadino Gabriele Di Bucchianico tocca fare il pompiere. Per ascoltare l’intervista al Tgmax, guarda il video.