La notizia
“Mamma è morta”.
E’ all’amico di famiglia Mario, antennista storico del quartiere Borgo di Lanciano (Chieti), il primo a cui lo ha detto, ieri mattina, ma erano trascorsi già sette giorni da quando la madre Sofia Giovanna Visnevski, 93 anni, di origine russa e vedova dello scultore Vittorio Martelli, aveva esalato l’ultimo respiro.
Il figlio, 61 anni, viveva solo con la madre anziana, nel vico 8 di corso Roma. “Lei era il suo punto di riferimento, il suo ombelico” dice un vicino di casa al Tgmax, “adesso chi penserà a lui?”.
Una storia drammatica, una storia di persone fragili e invisibili.
“Mi dispiace tanto, povera signora Sofia”, dice un’altra vicina di casa al Tgmax, indicando con la mano l’abitazione dell’artista mancato nel 2010, riconoscibile dalle vetrate elaborate del portone e della vecchia bottega. Martelli nel 1963 realizzò il monumento agli Eroi Ottobrini, in largo Santa Chiara, riqualificato nel 2013 dalla giunta Pupillo.
Qui si conoscono tutti. Le coperte e lenzuola stese ad asciugare ai balconi dei piccoli edifici, l’uno attaccato all’altro, una stanza sopra l’altra, con l’affaccio nel vicolo dove la postina consegna lettere e pacchetti. “L’ho saputo stamattina”, dice a una residente mentre imbuca la posta nella cassetta dei Martelli, “perciò non vedevo la signora Sofia da diversi giorni”.
Ma nessuno poteva immaginare il motivo. “Si affacciava al balcone ogni tanto e scambiavamo qualche parola”, dice una dirimpettaia. Il figlio, invece, descritto come persona mite e gentile, esce poco. “Solo una breve passeggiata la mattina in centro, poi rientra in casa e chiude tutto, non si vede e non si sente”, racconta un altro residente.
Gli agenti del commissariato di polizia, allertati da Mario Spagnoletti, hanno trovato il cadavere dell’anziana in camera da letto, sul pavimento. Il figlio avrebbe riferito ai vicini che un giorno l’anziana era caduta e che lui non riusciva a rialzarla. Poi, prosegue il racconto dell’uomo ai vicini, mercoledì della scorsa settimana lei ha smesso di mangiare e domenica è morta.
Una ricostruzione dei fatti che sarà confermata o smentita dall’autopsia disposta dal magistrato di turno sul corpo dell’anziana. Secondo il medico legale, intervenuto sul posto per la ricognizione cadaverica, la donna sarebbe morta da sette giorni.
La salma è stata trasferita a Chieti. Del figlio, persona fragile, non si hanno notizie.
La casa sembra disabitata, le persiane sono chiuse, le piante sui balconi hanno bisogno di acqua. Nessun segno di vita proviene dall’interno del civico 9.
“Approfondirò la questione con gli uffici delle Politiche sociali”, dice il sindaco Filippo Paolini al Tgmax, “sembra un caso da amministratore di sostegno. Se il figlio della povera signora Martelli non ha parenti prossimi che possano occuparsi di lui, non sarà lasciato solo”.