Strumentali polemiche di Ascom
«La difficoltà è stata quella che non sono riuscito, prima di dicembre scorso, ad avere la disponibilità di fondi per finanziare i lavori di miglioramento funzionale della pista ciclabile, che si stanno facendo adesso. Ma tengo a precisare che il ministero dei Trasporti non ci ha ordinato né intimato la chiusura dell’opera».
Sono le parole del vicesindaco di Lanciano (Chieti) Giacinto Verna, in conferenza stampa in via del Mare, per rispondere alle ultime dichiarazioni di Ascom Abruzzo, che in una nota diffusa in mattinata aveva titolato Lanciano, ministero dei Trasporti al Comune: “Chiudere in autotutela pista ciclabile Via del Mare”
«Il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture nella nota inviata oggi dopo il quinto sollecito di Ascom in meno di un mese e mezzo, dichiara limpidamente nella stessa comunicazione che, cito testualmente, “non rientra tra le competenze del Ministero né valutare i progetti di altri enti proprietari e/o gestori stradali né verificare l’adeguatezza dei relativi lavori”. Dunque – prosegue Verna nella nota diffusa al pomeriggio, dopo la conferenza stampa – il Ministero nell’invitare questa Amministrazione a valutare la chiusura della pista ciclabile, rivolge un semplice invito a valutare, appunto, senza avere alcuna competenza in materia».
«Nessuna chiusura, nessuna diffida, nessuna intimazione dunque da parte del Ministero che si limita a comunicare all’Amministrazione che ha ricevuto 5 esposti in 50 giorni da Ascom. Parole chiare che non necessitano di ulteriori commenti, se non che le stesse sono state superate dai fatti – scrive il vicesindaco nonché assessore ai Lavori pubblici -. La riunione dell’8 febbraio 2019 è stata convocata per la ZTL dal Ministero: se fossimo stati invitati anche per parlare della pista ciclabile di via del Mare, i tecnici comunali che hanno partecipato all’incontro avrebbero potuto esporre documenti e progetti inerenti l’opera per informare puntualmente i funzionari del Ministero dello stato dell’arte dei nostri interventi. Invece così non è stato, come documenta la nota di convocazione della riunione che aveva all’oggetto unicamente la ZTL».
Il vicesindaco fa anche una annotazione di carattere politico, riferendosi al clima avvelenato della campagna elettorale per le recenti regionali in cui è stato candidato a sostegno di Giovanni Legnini. E tira in ballo la stessa Ascom e parte della minoranza consiliare. «È del tutto evidente la strumentalizzazione politica di una vicenda che – prosegue Verna – dal punto di vista tecnico e amministrativo è chiara e trasparente. Stiamo completando in questi giorni i lavori di miglioramento funzionale della pista ciclabile, che è stata chiusa con ordinanza temporaneamente e solo per la durata dei lavori proprio per consentire l’esecuzione degli stessi in sicurezza. Sarà un caso, ma questa escalation capziosa e strumentale da parte di Ascom e di una parte minoritaria dell’opposizione arriva dopo l’approvazione della delibera di giunta da me proposta in qualità di Assessore ai Lavori Pubblici – spiega Verna – riguardante questi lavori, datata 27 dicembre 2018. Da allora è iniziata la frenetica attività di Ascom che ha inviato 5 esposti, l’ultimo il 12 marzo a pista già chiusa da settimane per i lavori iniziati il 25 febbraio».
«Credo che questa pista ha diviso molti, tra contrari e favorevoli. Nonostante tutto, però, col passare del tempo l’opera era stata ‘digerita’ dalla popolazione residente e dagli esercenti. Perché – si chiede il vicesindaco – tornare a parlarne in campagna elettorale? Si voleva denigrare un assessore oppure il suo lavoro?».
«Andiamo avanti con i lavori, riponendo totale fiducia nei tecnici che hanno realizzato un’opera strategica conclude Verna – frutto di una chiara scelta politica della nostra Amministrazione in tema di mobilità sostenibile. Oggi il quartiere Olmo di Riccio è più bello, più sicuro, più attrattivo grazie a questo intervento che tra pochi giorni concluderemo definitivamente».
Ripercorrendo, infine, le tappe dell’iter amministrativo della pista ciclabile, il vicesindaco Verna assieme all’assessore alla Mobilità Francesca Caporale ha ricordato il collaudo “obbligatorio” di ottobre 2017, firmato dall’architetto Aldo Carosella del Comune di Lanciano, che accertava la rispondenza dell’opera al progetto per ottenere i fondi della Regione Abruzzo. Al termine dei lavori di “miglioramento funzionale”, che si stanno eseguendo in queste settimane con 40 mila euro circa di fondi comunali, si otterrà un secondo collaudo “non obbligatorio” – viene precisato dagli amministratori comunali – che servirà ad emettere l’ordinanza dell’assessorato alla Mobilità relativa alla presenza della pista ciclabile in via del Mare. «Un atto amministrativo dovuto», sottolinea l’assessore Caporale.
Ordinanza o meno, comunque c’è la segnaletica che individua la pista ciclabile. Così come avviene per le rotatorie o per i sensi unici. Oppure, prima di transitare a piedi o in auto su una infrastruttura, il pedone o l’automobilista di turno debbono preventivamente verificare la presenza della relativa ordinanza nell’albo pretorio di ogni comune italiano?