Sparita e ritrovata nel giro di pochi giorni.
La lampada votiva, custodia da oltre mezzo secolo nella basilica monumentale di San Bernardino da Siena dell’Aquila, è stata recuperata dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio culturale insieme ai militari della stazione carabinieri del capoluogo d’Abruzzo.
Il suo furto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era stato commissionato da un 77enne ed eseguito da un 45enne, entrambi aquilani.
Dopo la sottrazione del manufatto, avvenuto in mattinata, quando non c’erano fedeli in chiesa, agli investigatori è bastato visionare le immagini filmate dal sistema di videosorveglianza, assieme a testimonianze raccolte, per risalire all’autore del furto e quindi al ricettatore nel giro di 24 ore.
La lampada non era stata portata lontano, ma nella casa dell’indagato a poche decine di metri dalla basilica.
I militari l’hanno trovata durante la perquisizione.
Il 77enne l’avrebbe pagata appena 50 euro.
Per i frati che la custodiscono dal 1957, invece, la lampada votiva – regalo della Nobile Contrada dell’Aquila di Siena – è un simbolo di amicizia fraterna tra le due città: entrambe venerano il Santo, le cui spoglie riposano nella basilica aquilana.
La lampada è realizzata in ferro battuto e rame sbalzato: rappresenta in un unicum L’Aquila e Siena, con incise parole di fraterno rispetto tra aquilani e senesi.
Il manufatto era stato riposizionato, pochi giorni prima del furto, nella navata della basilica dopo un restauro avvenuto per volontà della stessa contrada senese, che ne fece dono il 9 giugno 1957.
Le due persone individuate dovranno rispondere, ciascuna per le proprie responsabilità, qualora confermate in sede processuale, delle accuse di furto e ricettazione. Reati per i quali è stata informata la procura della Repubblica dell’Aquila che coordina le indagini.
A giorni la lampada votiva sarà restituita all’Ordine dei frati minori, perpetui custodi della basilica aquilana di San Bernardino.