L’incendio a Cerratina non ferma Ecolan.
La società lancianese in house di 76 Comuni soci del Chietino, per il servizio integrato di gestione dei rifiuti, prosegue il lavoro.
Lo ha assicurato il presidente Massimo Ranieri, intervenendo al Punto dopo il Tgmax, poche ore dopo il rogo che ha divorato l’impianto di selezione multimateriale, nella piattaforma che raccoglie i rifiuti differenziati per poi trattarli.
Sabato mattina si è svolto un primo sopralluogo tecnico nel capannone, per verificare la staticità della struttura, così come richiesto nel rapporto dei vigili del fuoco rimesso al Comune di Lanciano.
In attesa della relazione tecnica, non sembrano esserci problemi, per cui Ecolan da lunedì comincerà a rimuovere il materiale incombusto e a bonificare il capannone.
Successivamente l’azienda procederà alla valutazione del recupero dell’impianto di selezione, al momento la cabina sembra irrecuperabile.
La struttura, inaugurata nel 2017, costò circa 3,5 milioni. I danni, ad oggi, superano il milione di euro.
Bisognerà rifare gli impianti dei servizi, come quello elettrico e quello d’allarme, che ha funzionato tempestivamente la notte di venerdì 19 luglio, mettendo in funzione il sistema antiincendio.
Sul fronte delle cause del rogo, è aperta l’inchiesta.
Ecolan ha denunciato formalmente l’accaduto ai carabinieri di Lanciano, che hanno eseguito rilievi con la forestale.
Nei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, all’una della notte si nota una fiammella spuntare improvvisamente dai rifiuti differenziati di plastica e metallici, stoccati in capannone alle quattro del pomeriggio.
“Nove ore dopo l’ultima movimentazione”, sottolinea perplesso Ranieri al Tgmax.
Una circostanza che fa riflettere sul sospetto del dolo. Ma chi potrebbe avercela con Ecolan?
Non è un mistero che la società in house di 76 comuni è cresciuta negli anni, arrivando con la gestione di Ranieri (dal 2013 ad oggi) a quasi 30 milioni di euro di fatturato e a oltre 300 addetti, dati del 2023.
Lavoro che a mano a mano è stato sottratto al florido mercato del settore privato e con progetti di continua espansione.
In località Bel Luogo, tra un anno sarà in funzione il “Parco della transizione ecologica” che conterrà anche il nuovo impianto di digestione anaerobica, con produzione di biogas, finanziato con circa 14 milioni di euro.
“La Forsu – sottolinea da sempre Ranieri – è di vitale importanza per i Comuni soci della EcoLan, in quanto è finalizzato alla chiusura del ciclo integrato della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, nel pieno rispetto degli obiettivi fissati in materia di economia circolare dall’Unione Europea”.
D’altro canto si lavora all’ampliamento della discarica: nello stesso giorno dell’incendio, la Ecolan ha visto rigettare dal Tar di Pescara la richiesta di sospensiva avanzata da un privato di Mozzagrogna e sostenuta dalla stessa amministrazione comunale.
“Adesso potremo cominciare i lavori”, dichiara Ranieri con sollievo, “è importante avere nel 2025 anche nuovi spazi in discarica per conferire gli scarti delle varie piattaforme, altrimenti l’intero Abruzzo rischia di andare in emergenza rifiuti”.
“La discarica di Cerratina – sottolinea, infine – è di piano regionale”.