La notizia
La pioggia incessante, l’esondazione di 14 fiumi e il maltempo in Emilia Romagna continua ad avere conseguenze anche sulla viabilità stradale, mentre il Comune di Bologna invita i residenti di una parte della città a non uscire di casa.
Autostrade per l’Italia fa sapere che sono stati chiusi un paio di tratti per allagamenti lungo la A14.
«Agli utenti che, provenendo da Milano percorrono la A1 diretti verso le regioni adriatiche del centro e sud Italia, si consiglia fortemente di proseguire lungo la A1 — comunica la società — per poi all’altezza di Roma procedere tramite la A24/A25 verso il versante adriatico. Percorso inverso per chi da Abruzzo, Molise e Puglia intende raggiungere le regioni del nord».
«Persistono le forti piogge che da ieri stanno interessando soprattutto i settori orientali dell’Emilia-Romagna determinando diffusi allagamenti nell’area romagnola dove in molti casi lungo la A14 l’acqua ha raggiunto il piano viabile», spiega in una nota Autostrade per l’Italia.
«Per questo motivo, è stato necessario chiudere temporaneamente al traffico i seguenti tratti autostradali:
– A14 Bologna – Taranto, tra il bivio con la A13 e Forlì in direzione Ancona e tra Rimini Nord e Faenza in direzione Bologna;
– D14 Diramazione di Ravenna, in entrambe le direzioni. La Diramazione di Ravenna rimane comunque percorribile dai mezzi di soccorso.
Sono inoltre temporaneamente chiuse le seguenti stazioni:
– Bologna San Lazzaro, in entrata verso tutte le percorrenze;
– Bologna Casalecchio, in entrata verso la A14 Bologna – Taranto;
– Forlì, in entrata e in uscita verso e da tutte le percorrenze;
– Pesaro, in entrata verso Bologna e in uscita da Ancona (tutte le informazioni in tempo reale è possibile seguirle nella sezione apposita della società).
Morti, dispersi e 5 mila evacuati
E’ di due morti e almeno quattro dispersi il bilancio provvisorio delle inondazioni che, fra ieri sera e stamani hanno colpito l’Emilia-Romagna, mentre le persone evacuate, ha detto il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, sono almeno 5 mila.
Sono 14 i fiumi esondati in uno o più punti. Le inondazioni hanno interessato anche grandi centri abitati: Cesena, dove ieri sera è tracimato il Savio, Forlì a causa dell’esondazione del Montone e soprattutto Faenza, già durissimamente colpita dall’ondata di maltempo di due settimane fa. Qui il Lamone è esondato, ma a differenza di quanto successo nelle settimane scorse, la rottura dell’argine ha interessato anche il lato sinistro del fiume, quello rivolto verso il centro della città.
L’acqua è rapidamente salita, in alcune strade, in alcuni casi anche oltre i primi piani. Soccorsi sono andati avanti per tutta la notte con elicotteri e gommoni e con persone che sono salite sui tetti per chiedere aiuto.
I comuni dove ci sono allagamenti diffusi sono 23. Fra questi Bologna dove è tornato a esondare il torrente Ravone che ha completamente allagato via Saffi, importante arteria di accesso al centro della città. Migliaia, e attualmente impossibili da quantificare, le persone che sono state evacuate. Ovunque la raccomandazione, nei pressi degli argini dei fiumi, di salire almeno ai piani alti delle abitazioni.
Comunicazioni in tilt: ferrovie chiuse, autostrada parzialmente allagata, strade statali chiuse in vari tratti. In molte zone ci sono blackout elettrici e le comunicazioni telefoniche sono pressoché ovunque molto complicate. In collina e montagna si contano circa 250 frane.
Si attende che smetta di piovere nel pomeriggio. Nel frattempo l’allerta rimane massima.