Il bilancio del sindaco.
Alle porte di Lanciano (Chieti), Mozzagrogna si conferma come una importante tappa per gli amanti della musica, di ogni genere.
Il grande prato davanti al maestoso Palazzo Marcantonio, il monumento simbolo del paese che si affaccia sulla Val di Sangro, ha ospitato quattro appuntamenti musicali con successo di pubblico.
A tracciare il bilancio della stagione estiva è il sindaco, Tommaso Schips.

L’inizio della stagione, il 13 luglio scorso, è stato segnato dal blues di Chris Cain. Il pluripremiato e noto musicista statunitense, accompagnato dalla sua band, ha attirato un pubblico di appassionati non solo abruzzesi.
Ad agosto, si è svolto il tradizionale appuntamento con Mozzagrogna in Suite. La rassegna, che negli anni si è affermata come un appuntamento da non perdere, ha proposto tre spettacoli di grande impatto emotivo: l’Italian Bacharach Orchestra l’8 agosto, l’Orchestra Musiche da Oscar il 13 agosto e un tributo a Mina il 17 agosto.
Il sindaco Schips ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto. “Siamo molto soddisfatti – dichiara al Tgmax – per la riuscita della stagione estiva. Il lavoro svolto dalla nostra amministrazione in quindici anni ha portato a risultati importanti, con un forte investimento sulla cultura attraverso la musica dal vivo d’estate e numerose altre iniziative promosse durante tutto l’anno”.
Palazzo Marcantonio, il liberty di Coppedè
Palazzo Marcantonio è un edificio in stile liberty, progettato dall’architetto Gino Coppedè tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo.
L’edificio è caratterizzato da un’architettura eclettica, che combina elementi neoromanici, manieristi e floreali. La facciata è riccamente decorata con statue, mosaici e sculture. L’interno è altrettanto sfarzoso, con soffitti a cassettoni, pavimenti in marmo e decorazioni in stucco.
Palazzo Marcantonio è una delle opere più significative di Coppedè in Abruzzo. È un esempio di come l’architetto fosse in grado di creare edifici che fossero allo stesso tempo eleganti e fantasiosi.
Gino Coppedè, l’architetto del liberty romano
Coppedè, considerato uno dei principali esponenti del liberty romano, nacque a Firenze (26 settembre 1866) da una famiglia di artisti. Studiò architettura all’Accademia di Belle Arti di Firenze e si diplomò nel 1889. Dopo la laurea, si trasferì a Roma, dove iniziò la sua carriera professionale.
Tra le opere più importanti di Coppedè si possono ricordare:
- Il quartiere Coppedè, a Roma: un quartiere residenziale situato nel quartiere Salario, progettato tra il 1915 e il 1927. Il quartiere è caratterizzato da edifici in stile liberty, con decorazioni e ornamenti di grande fantasia.
- Il Palazzo degli Ambasciatori, a Roma: un palazzo situato in via Veneto, progettato tra il 1915 e il 1922. Il palazzo è caratterizzato da un’architettura complessa e articolata, con un’ampia varietà di forme e stili.
- Il Palazzo delle Poste, a Roma: un palazzo situato in piazza San Silvestro, progettato tra il 1911 e il 1915. Il palazzo è caratterizzato da un’architettura sobria e monumentale, con un’ampia facciata in travertino.
- La Villa Torlonia, a Roma: una villa suburbana situata nel quartiere Parioli, progettata tra il 1900 e il 1914. La villa è caratterizzata da un’architettura eclettica, con elementi di stile liberty, neoclassico e barocco.
Coppedè ha anche realizzato numerosi altri edifici, monumenti e opere decorative in tutta Italia. La sua opera ha avuto un’influenza significativa sull’architettura italiana del XX secolo.