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Nuovo Dpcm: regioni divise in tre fasce e regolate come un semaforo per gli spostamenti

Novembre 02
21:08 2020

Chiusi centri commerciali weekend



Coprifuoco la sera in tutta Italia e tre Regioni – Lombardia, Piemonte e Calabria – che rischiano di dover adottare le misure più restrittive, compreso il lockdown generale. Prende forma il nuovo Dpcm che il governo dovrebbe varare entro mercoledì, anche se sono diversi i punti ancora in sospeso, proprio a partire dall’orario in cui scatterà il tutti a casa. Ci sarà una cornice nazionale, con interventi validi in tutta Italia, e misure per i singoli territori, con il Paese diviso in 3 fasce che corrispondono ad altrettanti scenari di rischio individuati con criteri “scientifici e oggettivi” approvati dall’Istituto superiore di Sanità: più è alta la diffusione del virus, più è in sofferenza il sistema sanitario, maggiori saranno le restrizioni.

“Avremo una fascia riservata alle Regioni a rischio alto, di scenario 4, con le misure più restrittive, poi avremo seconda una fascia, con Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive; infine ci sarà una terza fascia con tutto il territorio nazionale per le restanti regioni”. Lo ha detto, oggi, il premier Giuseppe Conte nelle sue comunicazioni al Senato, in riferimento al nuovo Dpcm anti Covid in corso di preparazione.

“La curva corre in ogni Continente. L’Ue all’interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall’urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l’incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi”, ha riferito il presidente del Consiglio dei ministri ai parlamentari, sottolineando che “Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni”.

“Alla luce dell’ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni – ha detto Conte – siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità”.

“Tra le fasce più vulnerabili – ha detto il premier – il governo considera anche le persone più anziane, sono i nostri cari, i nostri genitori, i nostri nonni che hanno consentito di vivere al nostro Paese il miracolo economico”.

“Il ministero della Salute, su mia richiesta, sta già elaborando un piano di distribuzione dei vaccini così che, quando arriveranno le prime dosi, potremo procedere in modo organizzato, secondo un piano ordinato. Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo”.

Le regioni a “semaforo rosso” potrebbero essere la Calabria, il Piemonte e la Lombardia: sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, queste regioni potrebbero rientrare nelle prime ordinanze del ministero della Salute con la previsione di misure più restrittive, collocandosi in uno scenario 4 di rischio alto. L’Abruzzo ha Rt pari a 1,4, appena al di sotto di Rt 1,5 considerata la soglia di rischio elevato. 

Piemonte e Lombardia, in particolare, hanno superato la soglia dell’indice di trasmissibilità Rt pari a 2 (rispettivamente sono a 2.16 e 2.09) e la Calabria è a 1,66. I dati del nuovo monitoraggio, atteso per domani, potrebbero però segnare un cambiamento del trend, poichè potrebbero iniziare a riportare gli eventuali effetti legati alle misure del Dpcm del 26 ottobre.

Le misure da modulare in base alle Regioni

Alla luce dell’ultimo report Iss e Ministero della Salute di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni – ha aggiunto il premier -siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità delle Regioni. “Nel prossimo Dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”.

Questi scenari dovranno tener conto – ha spiegato tra l’altro Conte – dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L’indice Rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese.

Limiti a spostamenti da e verso regioni a rischio

“Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio” salvo esigenze di lavoro, studio e salute, ha specificato il premier ai parlamentari, sottolineando che “il governo prevede di adottare a livello nazionale limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale piu’ tarda”.

Chiusura centri commerciali nel week end

“Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari, parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre”.

Nel Dpcm si prevede “anche integralmente” la didattica a distanza per le scuole di secondo grado e la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.

Sforzi finanziari a sostegno del lavoro

“Faremo tutti gli sforzi finanziari che servono per costituire elementi di stabilità e certezza per il mondo del lavoro”, per questo il governo ha varato il dl Ristori e ha esteso il blocco dei licenziamenti fino a fine marzo, ha poi aggiunto il premier Conte, garantendo celerità nei ristori alle attività colpite.

“Siamo consapevoli della frustrazione e del senso di smarrimento e anche della rabbia che si sta manifestando in questi giorni. E siamo anche coscienti delle ripercussioni sull’attività economica, la produzione ma non ci può essere dilemma nella difesa della salute e la tutela dell’economia, più piegheremo i contagi più allenteremo le restrizioni. I numeri macro economici non di dicono nulla del disagio sociale ma il risultato è straordinario. Ai cittadini va la nostra gratitudine”.

Appello all’unità politica

“Questa è la terza crisi che stiamo vivendo e stavolta si può imprimere una svolta, l’Europa l’ha colta con il programma nextgeneration Eu”, ha specificato Conte. “Serve un nuovo patto tra pubblico e privato, il pubblico non deve ostacolare il mercato ma indirizzarlo e il nostro piano offrirà un nuova prospettiva nel solco degli obiettivi Ue. Non possiamo permetterci di distogliere lo sguardo dal futuro, sappiamo con certezza che le trasformazioni in atto lo cambieranno, noi dobbiamo accompagnare la transizione, nessuno può sentirsi esonerato, rivolgo ancora un invito alle forze e alle energie del Paese, restiamo unti in questo drammatico momento in nome dell’unità e dei valori che sono alla base della nostra Costituzione”.

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