I rilievi dei soccorritori hanno trovato conferma nell’autopsia: Lorena Paolini è stata uccisa per strangolamento, in casa.
L’esame eseguito dal medico legale, all’obitorio del Policlinico “SS. Annunziata” di Chieti non lascia adito a dubbi sulla morte della casalinga 53enne, di Ortona. I risultati definitivi della perizia si conosceranno tra 60 giorni.
Unico indagato è il marito 51enne, Andrea Cieri, imprenditore di pompe funebri, che si professa innocente.
A trovare la donna agonizzante fu proprio lui, domenica 18 agosto, intorno alle 12:30, rientrando a casa da un funerale.
L’uomo, secondo il filmato registrato da una telecamera di videosorveglianza e messo agli atti, sarebbe tornato nella villa in contrada Casone, ad Ortona, due volte quel giorno.
Le immagini lo immortalano con il suo furgone davanti casa alle 10:30 e, successivamente, poco prima di pranzo, quando – questo il racconto ai magistrati – ha trovato la moglie agonizzante sul divano.
In casa in quel momento c’era la figlia minorenne della coppia, 14 anni, che dormiva nella sua camera e non si sarebbe accorta di nulla.
Nella stanza del delitto non è stato rilevato nessun segno di colluttazione né sembrano mancare oggetti, per un improbabile furto.
La donna era intenta a stirare, quando è avvenuto l’omicidio, che è stato fulmineo: la vittima non avrebbe avuto nemmeno il tempo di urlare.
Lorena e Andrea erano tornati insieme dopo un periodo di separazione avvenuto 15 anni fa.
Interrogato dai magistrati, Cieri ha risposto alle domande dichiarandosi innocente: “Non l’ho uccisa io, credetemi”.
L’uomo è indagato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.