L’Aquila, 9 aprile 2015 – Il Consiglio regionale, alla ripresa dei lavori della seduta ordinaria, ha approvato una risoluzione presentata dalle minoranze e volta “a sospendere gli effetti e a ritirare il decreto del Commissario ad acta per la Sanità 10/2015, così da mantenere i reparti di reparti di ostetricia e ginecologia degli ospedali di Sulmona, Atri, Penne e Ortona, assicurando ogni iniziativa per garantire sempre maggiore sicurezza per i nascituri e le madri”. Il documento è passato con i voti dell’intera opposizione e dei Consiglieri di maggioranza Lorenzo Berardinetti (Regione Facile), Mario Olivieri (Abruzzo Civico), Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), Pierpaolo Pietrucci (Pd) e Luciano Monticelli (Pd). Sui 31 votanti 17 hanno votato a favore e 14 contro. I voti contrari di D’Alfonso e di Paolucci sono stati salutati dai fischi
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La votazione nominale si è svolta in un clima da stato alimentato dal tifo delle decine di amministratori che affollano l’aula consiliare. L’approvazione è stata salutata da un lungo applauso al termine della votazione ha preso la parola il consigliere regionale del Pd, nonché sottosegretario alla presidenza della Giunta, Camillo D’Alessandro, il quale, spesso interrotto dai fischi, ha sottolineato che “la verità verrà a galla. Il confronto, le cariche di demagogia, la democrazia e le contestazioni nascono dalla difesa dell’esistente e da incomprensioni. Essere riformisti – ha continuato – significa essere coraggiosi”, ha aggiunto D’Alessandro che ha poi spiegato come il precedente governo di centrodestra, con l’allora presidente Gianni Chiodi, pur avendo attivato l’iter per la chiusura dei punti nascita non ha firmato il decreto.
L’Assemblea ha approvato anche una seconda risoluzione, proposta dalla maggioranza, che chiede al Commissario ad acta per la Sanità di riconsiderare i criteri che hanno portato alla decisione di chiudere i punti nascita degli stessi ospedali. La seconda risoluzione è stata votata anche dai cinque consiglieri che avevano permesso l’approvazione di quella presentata dal centrodestra, che ha mandato sotto la coalizione di governo. Nel documento si impegna il presidente della Giunta regionale e commissario ad acta per la Sanità D’Alfonso a riesaminare il decreto commissariale “nel quadro delle compatibilità programmatorie, mediante una nuova riorganizzazione dei punti nascita attuando al riguardo iniziative sostenibili e adeguate in confronto degli uffici competenti”. Diciotto i consiglieri che hanno votato a favore, 13 quelli contrari. Monticelli (Pd) e Gerosolimo (Abruzzo civico), intervenendo in aula, hanno sottolineato di aver votato contro la propria coalizione per coscienza, spiegando di aver più volte sollecitato D’Alfonso e l’assessore alla Sanità, Paolucci, ad attenzionare più profondamente la tematica. Pietrucci (Pd), che non è intervenuto, ha sostenuto la stessa tesi
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