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Quad sulle dune di Ortona, segnalazione alla capitaneria di porto

Giugno 10
18:41 2019

La denuncia del comitato



Ortona (Chieti): con il quad sulle dune della spiaggia, video sul profilo Instagram.

Sul profilo Instagram si vantano come vip e taggano programmi di intrattenimento di network nazionali: la bravata a bordo del quad sulle dune di Ortona (Chieti) non sfugge, però, al gruppo di attivisti Dune Bene Comune, che fa la segnalazione alla Capitaneria di porto. 

“Sono state divelte le recinzioni poste dai volontari per tutelare rare piante dunali”, si legge nella nota alla stampa, che segnala anche la distruzione di “un nido di Fratino con uova schiacciate nonostante la rete di protezione”.

Ortona (Chieti): con il quad sulle dune della spiaggia, video sul profilo Instagram.

Il Gruppo Dune Bene Comune lancia un appello a forze dell’ordine e Comune, chiedendo, dopo gli episodi segnalati, “la massima sorveglianza su uno degli ultimi tratti di vegetazione dunale rimasti in Abruzzo” e, in particolare all’amministrazione comunale, “recinzioni con materiali difficilmente asportabili invece di spendere le proprie energie per assegnare nuove concessioni”.

Andare con mezzi motorizzati sulla spiaggia è severamente vietato, ricorda il gruppo di attivisti, “figurarsi fare anche testa coda e cose del genere” come si vede nel video. “Non conosciamo l’autore e il guidatore, anche se possiamo forse immaginarlo”, scrive nella nota Dune Bene Comune. Fatto sta che “è deplorevole – si legge – la mancanza di rispetto verso norme che fanno divieto a questo genere di attività sulle spiagge. Immaginate se diventasse un fare comune. Insomma, una brutta immagine della nostra terra, dove c’è chi ritiene di poter fare quello che vuole di un bene pubblico”. 

 

Ortona (Chieti): con il quad sulle dune della spiaggia, video sul profilo Instagram.

“Il quad è ricomparso ieri sera al tramonto – informano dal gruppo – dopo che un altro era stato segnalato alla Capitaneria una decina di giorni fa. Ieri questo soggetto sconsiderato ha pensato bene di trattare le dune alla stregua di una pista. Tutto alla luce del sole e in una spiaggia con persone presenti. Le recinzioni, realizzate dai volontari durante la manifestazione del 26 maggio scorso contro le nuove concessioni balneari, in due settimane sono sparite”.