Una rapina è stata messa a segno, a Lanciano (Chieti), ai danni della gioielleria Follie d’oro all’interno del centro commerciale “Lanciano”.
“Erano in 4, tutti incappucciati e alti” racconta una testimone che in quel momento si trovava nel corridoio del centro commerciale.
“La rapina è stata fulminea”, riferiscono altre testimoni del negozio di fronte. È accaduto tutto in un centinaio di secondi, intorno alle 13.30. “Allungatevi e non vi succede niente” raccontano le commesse Emma e Veronica di GrandVision, minacciate verosimilmente con un fucile o mitra (raccontano le due donne). Il rapinatore le ha fatte stendere dietro al bancone, minacciandole con l’arma. “Parlava italiano”, confermano, “sembrava di qua”.
Ancora da quantificare il bottino. In negozio il proprietario e le commesse stanno facendo l’inventario dei gioielli, asportati da una ventina di teche.
Sul posto i carabinieri della compagnia di Lanciano, con il comandante capitano Vincenzo Orlando e il tenente Massimo Canale, comandante del Nor.
L’impianto di allarme della gioielleria è scattato subito, rilasciando il nebbiogeno di cui è dotato e che serve a limitare la visuale in caso di rapina.
La banda di malviventi è fuggita a bordo di un SUV bianco, Bmw X5, imboccando la variante in direzione Castel Frentano.
AGGIORNAMENTO
E’ stato ritrovato nel territorio comunale di Archi (Chieti) il suv bianco utilizzato dai rapinatori.
“Nel frattempo in caserma, a Lanciano, sono state raccolte le testimonianze della rapina”, spiega al Tgmax il comandante Orlando. “Ha parlato uno solo dei rapinatori, mentre gli altri rompevano le teche – riferisce il capitano – colpisce il fatto che avevano accento italiano”.
“Ci sono analogie con il colpo precedente al Thema Polycenter di circa un anno fa”, conclude Orlando al Tgmax. In quel caso se ne occupò la Polizia di Lanciano.