I tre fermati trasferiti in carcere
Potrebbe essere una collaboratrice domestica della famiglia del dottor Martelli la donna implicata nelle indagini sulla violenta rapina di domenica scorsa, a Lanciano (Chieti).
Il quarto uomo, ritenuto il capo della banda, quello che ha usato la violenza per piegare le vittime, è ancora latitante.
La ricostruzione delle indagini, coordinate dalla procura di Lanciano (Chieti), ha visto nelle ultime ore l’inseguimento notturno di due romeni in fuga con la VW Golf scura, individuata con le immagini della videosorveglianza, e fermati alla periferia di Lanciano. Il gps dell’auto ha confermato la presenza della vettura davanti alla villa dei coniugi Martelli: la scientifica della Polizia al suo interno ha rinvenuto tracce del sangue delle vittime. In un secondo momento, nell’appartamento preso in affitto da una decina di giorni, a Corso Roma, gli agenti del commissariato hanno fermato il terzo romeno: qui sono stati rinvenuti guanti e cappucci utilizzati per la rapina.
Un’intera giornata è durato il presidio delle forze dell’ordine, al civico 112, con carabinieri, poliziotti e rinforzi anche della Polizia municipale a contenere la folla di curiosi, che si era creata durante la mattinata.
Dopo la mezzanotte sono stati trasferiti in carcere i tre romeni fermati, trasferiti dal commissariato a Villa Stanazzo.
Maggiori dettagli saranno resi noti dalla Procura di Lanciano domani, giovedì 27 settembre.