Una persona è finita in carcere, tre sono ai domiciliari, accusate a vario titolo di autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e società, bancarotta fraudolenta.
L’operazione è coordinata dalla Procura di Pescara e vede coinvolto il noto ristorante “Le terrazze Roof Garden” della città.
Coinvolti imprenditori operanti in vari settori economici, tra cui la ristorazione e un consulente finanziario.
Secondo quanto chiesto dal pm Luca Sciarretta, sono stati inoltre sequestrati beni per la somma di 800 mila euro costituenti il profitto dell’autoriciclaggio e di una società con sede legale a Milano che operava a Pescara dove gestisce il ristorante Le Terrazze Roof Garden.
Le indagini hanno permesso sin qui di accertare innanzitutto le condotte illecite commesse in territorio pescarese da un’imprenditore di origine napoletana, operante anche a Milano.
Dopo aver intrapreso fattivamente plurime condotte di riciclaggio ed impiego di proventi illeciti – spiega la Procura – ne ha investito una parte significativa anche nella storica attività a Pescara.
Nello specifico gli inquirenti hanno accertato che “c’erano ingenti somme di denaro, accumulate in passato grazie alla commissione di reati gravi di associazione per delinquere, riciclaggio, reati tributari, bancarotta fraudolenta, commessi per lo più nel territorio lombardo e anche in allarmante sinergia con soggetti legati alla criminalità organizzata mafiosa d’origine calabrese (‘ndrangheta) e campana (camorra), reati per i quali di recente è stato anche condannato dal Tribunale di Milano e arrestato a seguito di un’indagine diretta dalla Dia di Milano”.
Le indagini, ancora in corso in queste ore con l’esecuzione di alcune perquisizioni, proseguono nei confronti di altri soggetti che, pur non essendo stati attinti da provvedimento cautelare, risultano iscritti sul registro degli indagati.