“La vita è il più grande dono, non ha pezzi di ricambio. Chi ha ucciso questo ragazzo? Siamo tutti responsabili”.
Don Antonio Coluccia, sacerdote antidroga che vive sotto scorta, è intervenuto alla cerimonia funebre di Christopher Thomas Luciani, sedicenne ucciso a coltellate da due coetanei domenica scorsa, proprio per un debito di droga.
“La vostra vita non è all’asta”, dice Don Coluccia. “Innamoratevi della vostra libertà”.
“Pescara spero che sia una città che si muova ad intercettare questi malesseri”, dice ancora il prete, parlando poi di “responsabilità, che significa risposta”.
“Il linguaggio della violenza porta alla perdizione. È tutto contro natura quando un ragazzo muore così”.
“Facciamoci una domanda: chi siamo? Diamo valore alla vita. Se vedete che ci sono persone, segnalatele alle forze di polizia. Quelle persone rovinano la vita di tutti”.
Rosciano (Pescara): i nonni Olga e Paolo all’arrivo del feretro in chiesa.