Vertenza #Honeywell: l’incontro previsto oggi, a Roma, al Ministero dello Sviluppo economico, tra la dirigenza francese della fabbrica di Atessa (Chieti) e il vice presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, non si è tenuto ma è stato rinviato a domani, sarà presieduto dal ministro Carlo Calenda.
Ci saranno novità positive per i 420 lavoratori della fabbrica dei turbo? Oppure i francesi abbandoneranno definitivamente la Val di Sangro?
Facciamo Il Punto domani, giovedì 5 ottobre, in diretta alle ore 20.15 con le rsu di Fim Cisl, Dorato Di Camillo, di Fiom Cgil, Luca Caporale, e di Uilm Uil, Alessio Di Giovanni.
E’ la terza settimana dello sciopero a oltranza, proclamato dai sindacati di categoria e iniziato lunedì 18 settembre davanti ai cancelli dello stabilimento. L’allarme del rischio chiusura, lanciato circa venti giorni fa, si fa più concreto di fronte al silenzio della multinazionale americana.
Di certo c’è la duplicazione di centinaia di codici di produzione che dalla Val di Sangro sono finiti in Slovacchia, nel nuovo stabilimento che dovrebbe entrare a regime nella prossima primavera. Solo pochi mesi di vita e la fabbrica di Atessa chiuderà?
Durante il presidio, i lavoratori in sciopero (che non percepiscono lo stipendio) hanno dato vita all’associazione Salviamo la Honeywell per raccogliere fondi di autosostentamento.