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San Salvo: estorsione a locali notturni e traffico di droga, arresti e perquisizioni

Gennaio 24
11:44 2022

Maxi operazione



Guardia di Finanza

 

“Il risveglio nel cuore della notte del rumore dell’elicottero della Guardia di Finanza dimostra come l’impegno delle forze dell’ordine è continuo nel presidiare il territorio. La nostra città è sempre sotto il controllo di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato perché la sicurezza è il primo baluardo della libertà e del benessere dei cittadini. Un’attenzione quotidiana i cui frutti sono il risultato un certosino e costante lavoro d’indagine”. Cronista per un giorno è il sindaco di San Salvo (Chieti) Tiziana Magnacca, a commento dell’operazione che vede impegnati 150 tra Carabinieri e Finanzieri in esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare e a decine di perquisizioni nei confronti di una organizzazione criminale dedita al traffico degli stupefacenti e alle estorsioni. “Un grazie, profondo e sincero, a tutte le Forze dell’Ordine, baluardo e faro della nostra comunità per garantire, anche attraverso il nascosto lavoro di prevenzione, la tranquillità nelle strade della nostra città – aggiunge il sindaco Magnacca nel ringraziare i comandanti provinciali della Guardia di Finanza, colonnello Serafino Fiore, e dei Carabinieri, colonnello Alceo Greco, per questa nuova attività di repressione contro la malavita”.
“Attività delle Forze dell’Ordine – conclude il sindaco di San Salvo – che non può esimere dal ribadire dell’importanza degli uffici giudiziari a Vasto per il concreto rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata per la vicinanza a zone al alta concentrazione malavitose anche considerando le difficoltà con le quali opera la Procura della Repubblica di Vasto dove al momento ci sono solo giudici inquirenti”.
La notizia

Oltre 150 tra Finanzieri e Carabinieri in forza ai rispettivi Comandi provinciali di Chieti, supportati da militari dei reparti speciali, unità cinofile antidroga, anti esplosivo e per la ricerca di valute, con l’ausilio di elicotteri multifunzione, stanno dando esecuzione a 20 Ordinanze di custodia cautelare e a decine di perquisizioni nei confronti di una organizzazione criminale dedita al traffico degli stupefacenti e alle estorsioni nei confronti di locali notturni. Contestata l’aggravante del metodo mafioso. Il blitz riguarda principalmente la zona di San Salvo e Vasto.

Gestivano attività commerciali formalmente lecite, bar, negozi di ortofrutta, concessionarie di auto, videolottery, sale slot e scommesse, ma di fatto finanziate dai rilevanti introiti derivanti dal traffico di droga, e controllavano i servizi di sicurezza di locali notturni della costa meridionale abruzzese e dell’alto Molise.

Sono venti i destinatari di ordinanze di custodia di cautelare, 18 in carcere e 2 ai domiciliari, eseguite dai Carabinieri e dai Finanzieri dei comandi provinciali di CHIETI. Si tratta di appartenenti a un’organizzazione criminale composta prevalentemente da albanesi dedita, nell’area del Vastese, al traffico di ingenti quantità di stupefacenti e ad attività estorsive. Le misure restrittive sono state emesse dal Gip presso il Tribunale de L’Aquila Marco Billi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia nella persona del Procuratore capo Michele Renzo e del Sostituto Procuratore Stefano Gallo.

Le indagini, avviate nel 2019, costituiscono il naturale prosieguo dell’operazione “Evelin” coordinata anch’essa dalla Dda de L’Aquila, che nel 2018 avevano portato all’esecuzione di 20 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di persone, correlate alla criminalità albanese, accusate di traffico di droga e detenzione illegale di armi, operanti prevalentemente nell’area di Vasto e San Salvo. L’indagine di cui all’operazione di oggi ha consentito di individuare una diversa associazione criminale che originariamente era in contrapposizione con quella smantellata con l’operazione “Evelin” e che poi ne ha preso il posto, monopolizzando traffico e spaccio di cocaina ed eroina. I canali privilegiati di approvvigionamento della droga erano in Calabria, attraverso rapporti con esponenti delle “‘ndrine” dell’area di Vibo Valentia, nonché in Emilia Romagna, Puglia e Abruzzo. Lo stupefacente veniva poi redistribuito a livello locale.

L’attività investigativa ha consentito di riscontrare, da un lato, le posizioni dei singoli indagati rispetto all’organizzazione, dall’altro di acquisire importanti elementi sulla gestione di molteplici attività commerciali, luoghi strumentali a consentire anche il riciclaggio del denaro proveniente dal traffico di droga. Non meno importante, secondo gli inquirenti, è il ruolo dell’associazione criminale nella gestione dei servizi di sicurezza dei locali notturni, attraverso estorsioni sistematiche nei confronti dei proprietari anche con l’uso di armi e materiali esplodenti, condotte che
hanno portato alla contestazione dell’aggravante del metodo mafioso.