“Il mancato rinnovo dell’Autorizzazione unica ambientale alla Sansifici Vecere rompe la continuità del settore olio, compromettendo la raccolta e lavorazione delle olive, danneggiando l’intera campagna olearia e l’intero settore”.
Con questa pec inviata al prefetto di Chieti, l’associazione di categoria Confrantoiani chiede un incontro urgente “per prevenire azioni incontrollabili del settore oleario”.
A mostrarla al Tgmax è il presidente Alberto Amoroso, nel piazzale del sansificio di Treglio, dove continua ad arrivare la sansa dai 400 frantoi clienti per la stagione in corso. La sansa non sarà lavorata, precisa Antonio Vecere, il camino infatti è spento dopo appena pochi giorni di accensione dell’impianto: lunedì 6 novembre è giunto il diniego al rinnovo dell’autorizzazione unica ambientale da parte della Regione Abruzzo. Ed è proprio l’ente che finisce sotto accusa. “La Regione avrebbe dovuto fare da arbitro invece si è comportata come Ponzio Pilato” afferma Vecere, che per la prima volta rilascia un’intervista sulla vicenda.
Camino spento ma la raccolta della Sansa continua, come deposito temporaneo per poi smistarla in altri impianti fuori regione.
E infine la contestata delocalizzazione, che non c’è stata, “Se ne è parlato solo sulla stampa” conclude Vecere.