Manca il dialogo tra le istituzioni, e un immigrato ustionato e senza conoscere la lingua si ritrova per strada, disorientato, in pantofole e pigiama, per tornare a piedi da Lanciano a Sant’Eusanio del Sangro.
Così lo trova un connazionale, transitando domenica mattina presto, sulla Variante Frentana.
Protagonista della vicenda è un 41enne indiano, che venerdì scorso ha trovato la sua casa in fiamme, tornando in motorino dalla Val di Sangro, dove lavora come operaio.
Si butta tra le fiamme e salva moglie e figli.
Ustionato, viene ricoverato al “Renzetti”. Domenica mattina firma la dimissione volontaria e se ne va.
“Se mi avessero chiamato, sarei andato io a prenderlo”, dice amareggiato il sindaco Raffaele Verratti. “Non parla italiano, non aveva notizie dei suoi cari”.
In ospedale, riferisce il sindaco, “mi hanno detto che era agitato, nervoso. Forse, nelle sue stesse condizioni, lo sarebbe stato chiunque”.
Il sindaco controreplica: “Sarebbe stata sufficiente una telefonata”.
Migliorano le condizioni del bambino
Nel frattempo Gurprett S. è tornato al paese – non a piedi – dove ad attenderlo c’era l’altra figlia minore, scampata all’incendio: ha una nuova sistemazione temporanea, in attesa di riabbracciare la moglie e il figlioletto di 7 anni, entrambi ricoverati all’Umberto I, a Roma, in camera iperbarica.
Alcuni membri della comunità oggi sono andati a trovarli, e hanno mandato un video al papà.
Le condizioni di salute del bambino sono migliorate, ed è questo che più conta.