Tre mandati consecutivi per 9 anni di presidenza, Gianfranco Basterebbe lascia la guida della Sasi Spa.
Tre mandati consecutivi per 9 anni di presidenza, Gianfranco Basterebbe lascia la guida della Sasi Spa, società che gestisce il servizio idrico integrato nel Chietino.
I sindaci soci sono chiamati ad eleggere un nuovo Cda la prossima settimana, in pole il manager Mario Paolini.
Si chiama Mario Paolini, vanta una lunga esperienza in una nota società di gas, dalla quale sta per andare in pensione, e molto probabilmente prenderà le redini della Sasi Spa, società che gestisce il servizio idrico integrato in 92 Comuni del Chietino.
Il nome del manager è proposto dal centrosinistra.
Paolini si è già presentato ai sindaci di questa parte politica nell’incontro coordinato dal presidente della Provincia di Chieti nonché sindaco di Vasto, Francesco Menna, e che si è svolto nei giorni scorsi ad Atessa.
Il centrodestra ancora una volta non avrebbe i numeri per indicare il presidente all’assemblea, dovrà quindi accontentarsi del posto di minoranza in Consiglio di amministrazione.
Ruolo ricoperto finora da Corrado Varrati, della Lega, nei tre mandati consecutivi di Gianfranco Basterebbe che ha presieduto la Sasi per 9 lunghi anni, dal L’altro posto in Cda è stato cambiato ogni tre anni, in rappresentanza della maggioranza di centrosinistra, ma sempre di genere femminile: Paola Tosti di Vasto, Maira Roberti di Lentella, e Graziella Di Filippo, di Vasto.
Bilancio di fine mandato, tracciato nel salone “Benito Lanci” del palazzo comunale a Lanciano, alla presenza del sindaco Filippo Paolini.
“Lascio una società moderna e efficiente”,
ha detto Basterebbe, aspramente criticato dall’opinione pubblica e dagli amministratori locali, negli ultimi anni, per il razionamento dell’erogazione dell’acqua, che continua parzialmente ancora oggi.
Il presidente uscente rivendica di aver sistemato la situazione disastrosa in cui versava la depurazione, che ha consentito ai comuni della costa di ottenere la Bandiera Blu.
Il fatturato è passato dai 33 milioni di euro nel 2015 a 45 milioni di euro nel 2024. Dal 2018 ad oggi con le attività del solo ufficio interno abbiamo recuperato crediti per 27 milioni di euro, mentre l’esposizione debitoria conferma una decrescita da 25 milioni del 2015 si è passati ai 16 milioni di euro del 2024”. Positivo, dunque, il quadro economico e finanziario, ma dopo l’emergenza idrica della scorsa estate, cosa ci si deve aspettare per i prossimi mesi? E’ la domanda che molti si pongono e al quale il presidente ha cercato di dare una risposta chiara precisando anche che l’Osservatorio nazionale sulle risorse idriche a Settembre 2024 aveva valutato uno scenario di Severità idrica alta per il nostro territorio. “Comunque i problemi e le enormi difficoltà che abbiamo dovuto affrontare ci hanno permesso di costruire un modello di gestione migliore – ha evidenziato il presidente – capisco che l’assenza prolungata di una risorsa come l’acqua generi proteste e reazioni anche forti, noi abbiamo sempre cercato di contenere per quanto possibile i disagi. Per la prossima stagione i dati relativi alla portata della sorgente ci collocano in una situazione più rassicurante rispetto allo scorso anno, anche se dai dati dell’Osservatorio la nostra regione da Ottobre 2024 a Febbraio 2025 risultava ancora con un deficit di precipitazioni rispetto alla media del periodo. C’è una Severità idrica media. Una situazione decisamente migliore ma occorre comunque cautela e niente sprechi”.
Il presidente Gianfranco Basterebbe si è soffermato inoltre sul piano di risanamento che ha interessato il settore della depurazione dove sono stati raggiunti grandi risultati, investendo anche in sostenibilità e innovazione. “Straordinari i risultati ottenuti nel settore idrico – ha continuato Basterebbe – dai fondi Sblocca Italia e Masterplan abbiamo attivato investimenti per oltre 11 milioni di euro dedicati alla rete del Verde e Avello. Abbiamo fatto scelte coraggiose investendo su riduzione delle perdite, digitalizzazione delle reti, aumento della resilienza delle infrastrutture”. Ha ricordato il progetto pilota nei Comuni di Vasto e San Salvo che è diventato un modello nazionale ed è stato il punto di partenza per ulteriori finanziamenti ottenuti con il PNRR per un totale di 14, 5 milioni di euro.
L’obiettivo da raggiungere è la riduzione delle perdite del 38 per cento. Ha parlato della realizzazione della terza condotta e del potabilizzatore “Abbiamo attivato investimenti per un totale di 120 milioni di euro, mentre il totale potenziale supera i 200 milioni di investimenti in pochi anni”. Ma non solo cifre e numeri in una conferenza stampa voluta proprio per fare chiarezza, per non lasciare dubbi ed equivoci su quanto è stato fatto, soprattutto in merito agli ultimi tre anni.
Il presidente ha ribadito con forza la correttezza e la trasparenza con le quali la Sasi ha svolto tutte le azioni, rispondendo alla normativa vigente e sotto il controllo degli organi competenti.
“Non siamo un gruppo di scappati di casa come qualcuno ci ha apostrofato, ma persone che hanno svolto il proprio compito con serietà e nel pieno rispetto delle regole. L’ultima accesa polemica ha riguardato la gestione del personale con attacchi che indignano e offendono – ha puntualizzato – La Sasi è una società partecipata non un ente pubblico, rispetta una normativa parzialmente diversa da quella prevista per il pubblico impiego tant’è che il contratto collettivo di riferimento è di tipo privatistico. I nostri dipendenti non sono dipendenti pubblici. Mi preme ribadire che questo Cda sta portando a compimento un piano del personale deliberato a maggio 2021 e approvato da Ersi”.
E non ha nascosto la soddisfazione e pure un pizzico di orgoglio per le tante attività sociali e culturali portate avanti in questi anni compreso il pozzo realizzato in Etiopia dedicato all’impegno dello scomparso architetto Aurelio Falconio, oltre alla grande e convinta partecipazione delle scuole al progetto “C’era una volta l’acqua”.
Per il presidente Basterebbe è stato un cammino lungo 9 anni, non privo di ostacoli. Inciampi che ha affrontato sempre con serietà e onestà e con la consapevolezza dell’importanza del suo ruolo. Sorretto sempre da un profondo spirito di servizio. ”Non credo ai presidenti tecnici, mi auguro che il prossimo sia capace di dialogare con i sindaci che sono i veri proprietari della società. So bene cosa significa essere un sindaco e il grande lavoro che si fa per rispondere ai problemi e alle difficoltà dei cittadini”.
Alla fine il grazie sincero ai sindaci, alla stampa, ai dipendenti e collaboratori, ai Cda che si sono succeduti e a quanti hanno contribuito a disegnare il percorso di crescita e di sviluppo della Sasi.