Tagli trasversali sulla spesa farmaceutica e prestazioni ambulatoriali, oltre a servizi come il barellaggio.
E la perdita effettiva della Rianimazione, perché i due posti rimasti e che sono stati annunciati come tali dal presidente della Regione Abruzzo, sono soltanto di “sub intensiva” e non di Rianimazione.
I sindacati del settore sanitario fanno il punto della situazione, a Lanciano, davanti all’ospedale “Renzetti”.
“La conferenza stampa di oggi, nasce dall’esigenza di chiedere soluzioni e programmazione per una organizzazione che tenga conto dei tempi di vita e lavoro per il personale tutto che presta servizio c/o la Asl 02 Lanciano Vasto Chieti”, dicono i sindacati sanitari degli infermieri, oss, altre maestranze, Nursing Up, Usb, Cgil, Coina, Fsai – Usae, NurSind.
I rappresentati delle 6 sigle sindacali chiedono “Soluzioni e programmazione per un’organizzazione che tenga conto dei tempi di vita e lavoro per il personale tutto che presta servizio nella Asl Lanciano Vasto Chieti”.
Per i vertici delle organizzazioni sindacali, “La situazione è identica negli ospedali di Lanciano, Vasto e Chieti. A seguito dei piani di razionalizzazione, i tagli trasversali stanno investendo farmaceutica, prestazioni ambulatoriali, con liste di attesa infinite e mancanza di calendari con conseguente fuga nel privato, riduzione significativa delle ore prestazionali, con ricadute negative nell’organizzazione delle attività ospedaliere, della cooperativa di barellaggio, quindi tagli ai servizi, compresa la soppressione dei posti di Rianimazione al Renzetti”.
“Siamo ancora in attesa di delucidazioni sulle aspettative presenti e future della stessa. Infine – concludono – il Pronto Soccorso dove si registrano violenze fisiche e verbali al personale sanitario e la mancanza di barelle con spondine”.
A seguito dei piani di razionalizzazione, i tagli trasversali stanno investendo: la farmaceutica (estrema difficoltà nell’approvvigionamento e consegna dei farmaci basilari per l’assistenza); prestazioni ambulatoriali (liste di attesa infinite e mancanza di calendari con conseguente fuga nel privato); riduzione significativa delle ore prestazionali, con forti ricadute negative nell’organizzazione delle attività ospedaliere, della cooperativa di barellaggio; tagli ai servizi (compresa la soppressione dei posti di Rianimazione, di cui stiamo ancora in attesa di chiare delucidazioni sulle aspettative presenti e future della stessa); Pronto Soccorso (overcrowding), violenze fisiche e verbali, mancanza di barelle con spondine.