Pescara, 28 luglio 2016 – Ha accusato un lieve malore Daniela Lo Russo, la donna accusata insieme al figlio, Michele Gruosso di aver tentato di uccidere il marito somministrandogli il farmaco “coumadin”, potente anticoagulante. L’indagata, che sarebbe cardiopatica, ieri si trovava in Tribunale per essere interrogata dal gip Gianluca Sarandrea. A un certo si è sentita male e il giudice ha fatto chiamare i soccorsi. Giunti sul posto, hanno misurato la pressione alla donna e hanno, quindi, accertato che non era nulla di grave.
Lo Russo è stata poi riaccompagnata in carcere, dove si trova rinchiusa da sabato scorso con l’accusa di tentato omicidio aggravato in concorso. L’interrogatorio di garanzia della 42enne e’ stato rinviato a oggi, perché deve nominare un nuovo difensore. Madre e figlio erano assistiti dallo stesso avvocato, Leonardo Casciere, ma, nel corso dell’interrogatorio del giovane, si e’ creata una situazione di incompatibilità.