Manifestiamo insieme
“Un appello al presidente dell’ordine degli avvocati di Lanciano ed ai sindaci dei Comuni del territorio frentano, a tutti gli ordini professionali, alle associazioni di categoria e a tutti i parlamentari e consiglieri regionali della zona, affinché si concordi una manifestazione congiunta come già promossa in difesa del tribunale di Vasto, così da rafforzare la battaglia per il mantenimento anche del tribunale di Lanciano”.
Lo rivolgono i gruppi di minoranza al consiglio comunale di Lanciano (Chieti), che auspicano un coinvolgimento di tutte le forze del comprensorio per salvaguardare un servizio che a oggi, nonostante le rassicurazioni, è destinato a sparire nel 2021. “Il sindaco Mario Pupillo – commentano i capigruppo Errico D’Amico (Udc), Gabriele Di Bucchianico (Lanciano al centro), Graziella Di Campli (Forza Italia), Paolo Bomba (Nuova Lanciano) e Tonia Paolucci (Libertà in azione) – finora si è limitato alla solita e stancante liturgia della convegnistica e dei tavoli tecnici tanto cari alla sinistra. Tutte iniziative che non portano alcun risultato concreto, perché una proroga della chiusura al 2021 non può certo essere considerato un traguardo, visto che non fa altro che alimentare un clima di incertezza”.
Per le opposizioni quanto accaduto nella vicina Vasto, che condivide la stessa battaglia per il tribunale, è “la rappresentazione plastica dello scollamento prodotto dall’amministrazione comunale di Lanciano nel rapporto con quello che dovrebbe essere il suo territorio di riferimento“.
“Non è possibile – proseguono i capigruppo – che a Vasto siano riusciti a coinvolgere decine di Comuni a supporto di una rivendicazione legittima, mentre qui c’è il silenzio assoluto e se non fosse per l’ordine degli avvocati, di questo tema non parlerebbe nessuno. E’ l’ennesima dimostrazione del disastro compiuto da Pupillo e dalla sua giunta, che proseguono nella loro opera di devastazione come novelli Attila”.
Per i gruppi di centrodestra e liste civiche è indispensabile uno scatto d’orgoglio per il tribunale, “perché – concludono – non accada di nuovo, a distanza di pochi giorni, quanto accaduto con la vicenda dei Gal (i gruppi di azione locale finanziati dall’Ue), dove centri frentani da sempre legati a Lanciano, come San Vito, Treglio, Rocca San Giovanni e Treglio, hanno aderito al gruppo della Costa dei Trabocchi, con capofila Vasto. La nostra città, invece, è andata come sempre per conto suo, aderendo al Gal Maiella Verde, che comprende tutti i centri dell’interno e ha sede… a Casoli! Il sindaco Pupillo, però, voleva curiosamente e contemporaneamente far parte del Parco della Costa Teatina, a testimonianza di una visione politica che definire confusa è un eufemismo”.