Rischi ambiente e sicurezza
Dopo il “no” del Comitato provinciale per la sicurezza di Chieti, la procura di Vasto (Chieti) apre un fascicolo sul concerto annullato del 17 agosto.
Per ora è un fascicolo con sopra scritto “atti rilevanti”, ma nei prossimi potranno esservi inseriti ipotesi di reato e indagati.
I lavori propedeutici al Jova Beach Party di Fosso Marino non passano inosservati: l’atto della Procura è in linea con quanto emerso durante il comitato provinciale e cristallizzato nelle oltre 100 pagine del verbale e allegati che sono stati consegnati alle parti, nelle quali per esempio si legge: “si richiede formalmente al signor prefetto l’invio del verbale della riunione all’autorità giudiziaria. Invece in relazione agli eventuali aspetti contabili lo scrivente invierà apposita segnalazione alla Corte dei Conti”. L’informativa è dei Carabinieri e parla esplicitamente di paralisi della viabilità, carenze di parcheggi, violazioni ambientali, personale di controllo insufficiente, problemi amministrativi e lacune nelle documentazioni allegate. E proprio il prefetto di Chieti Giacomo Barbato oggi è stato ascoltato in procura, a Vasto, dal pm Giampiero Di Florio.
In un’altra informativa, della Guardia di finanza, si legge espressamente di “impatto ambientate rilevante e la non remota possibilità della realizzazione di violazioni di legge” mentre nella relazione dei Vigili del fuoco emergono 12 criticità tra le quali l’inesistenza dei percorsi per i mezzi di soccorso.
Nel verbale è allegata anche l’interrogazione parlamentare a firma di Patrizia Terzoni, deputata del M5S, nella quale si chiede conto della spesa di 80 mila euro di soldi pubblici per un evento privato e a scopo di lucro e i numerosi esposti degli ambientalisti.
Allo stato attuale, risulta complicato definire le ipotesi di reato: dal minimo, ossia abuso d’ufficio, illegittimità di atti, ai reati ambientali.
Nel verbale firmato dal prefetto Barbato si legge anche che esistono limiti della “conformazione urbanistica del sito”, inoltre si fa presente che “emerge l’assenza delle necessarie autorizzazioni dell’Autorità di bacino”, cosa non da poco visto che Jovanotti avrebbe voluto cantare sulla spiaggia.