Non più muro contro muro ma la richiesta di una data certa per l’incontro con la Honeywell: è la proposta che lavoratori e sindacati hanno avanzato al vice presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, da riferire al ministro dello Sviluppo economico.
Dopo 50 giorni di sciopero a oltranza, i lavoratori sono quindi disposti a rientrare nella fabbrica dei turbocompressori. La decisione è stata assunta dall’assemblea, dopo l’incontro avuto con il prefetto di Chieti, il 3 novembre scorso, al comune di Atessa.
La palla ora passa al ministro Carlo Calenda, che attende risposta a breve dai vertici aziendali.
Lo riferisce al Tgmax il segretario Fiom Chieti, Davide Labbrozzi.