Traditi. Così si sentono i lavoratori Honeywell, delusi dopo tanti anni di appartenenza alla fabbrica dei turbo compressori. “Una delusione indescrivibile – dicono – abbiamo tanto a questa azienda”.
Uno stabilimento delle eccellenze per la multinazionale americana, “ci hanno ringraziato fino sei mesi fa – raccontano ancora i lavoratori al presidio davanti ai cancelli – perché abbiamo garantito la produzione nonostante il blocco delle strade a causa della neve nell’inverno scorso”.
Le testimonianze raccolte alla terza settimana dello sciopero a oltranza, in attesa che il ministro dello sviluppo economico, che ha avocato a sé la vertenza, convochi un nuovo incontro con il management francese. Al Tgmax parla Paolo Ciccocioppo, general supervisor, è in Honeywell da 25 anni.
“Questa era la mia famiglia”, dice delusa Rosa Maria Salvatore, in Honeywell da 23 anni.
Nei giorni dello sciopero “abbiamo conosciuto la paura di perdere il lavoro, ma abbiamo imparato a farci coraggio” dice Pasquale Tano, tecnico di qualità, in Honeywell da 18 anni.