Il processo per diffamazione a Pescara
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Il8MONESa5U[/youtube]
Lanciano, servizio Tgmax 3 maggio 2016 – Pescara: ammesse le prove e i testimoni nell’ambito della causa civile intentata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, nei confronti del consigliere regionale del Movimento 5 stelle Domenico Pettinari. Il governatore ha chiesto a Pettinari un risarcimento danni da 200 mila euro per diffamazione a mezzo stampa. I due erano entrambi presenti in aula.
A supporto del consigliere pentastellato hanno partecipato all’udienza alcuni simpatizzanti del Movimento, la consigliera regionale Sara Marcozzi, la consigliera comunale Enrica Sabatini, e i candidati a sindaco del M5S alle elezioni amministrative dei Comuni di San Giovanni Teatino e Francavilla al Mare (Chieti). Il procedimento ha preso il via da un’interpellanza presentata da Pettinari in Consiglio regionale, relativamente all’acquisto da parte della Asl di Pescara di una palazzina per uffici amministrativi e di staff, in seguito alla quale sono volate lettere, diffide ed esposti all’autorità giudiziaria. La difesa di D’Alfonso, rappresentata dall’avvocato Carla Tiboni, sostiene che Pettinari avrebbe rilasciato dichiarazioni diffamatorie alla stampa, a margine della seduta del Consiglio regionale.
Il consigliere del M5S, difeso dall’avvocato Donatella Rossi, sostiene invece che le dichiarazioni riportate dai mezzi di informazione sono attinte dalla sua interpellanza e che, in ogni caso, D’Alfonso non avrebbe dimostrato di aver subito un danno.
Il giudice Camilla De Simone ha, infatti, ammesso una lista di otto testimoni prodotta dalla difesa di D’Alfonso per ricostruire la reputazione e la storia politica e personale del governatore. Non ha invece ammesso due eccezioni sollevate della difesa di Pettinari: una riguardava la improcedibilità per mancanza di avviamento della mediazione conciliativa e l’altra la carenza di legittimazione attiva. Le prossime udienze si terranno l’8 novembre e il 6 dicembre.