Chieti, 22 gennaio 2017 – “La verità è che le Province sono alla frutta, basti pensare che finora l’emergenza neve mi è costata 2 milioni di euro, naturalmente tutti in debito. Io ho la responsabilità di 1800 km di strade, cioè da qui a Copenhagen, e in inverno spendo quotidianamente dai 150 mila ai 300 mila euro, dipende dalla quantità di neve che trovo sulle strade, che comunque devono essere ‘spazzolate’ ogni giorno”. A parlare è il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, amministratore alle prese da giorni con l’emergenza neve, ma anche, sottolinea, con quella del terremoto iniziata a agosto. Su quanto successo all’Hotel Rigopiano, a Farindola (Pescara), premette subito con chiarezza di “non poter dire nulla perché non ho elementi sufficienti per dire la mia”.
Sull’ondata di gelo e neve, Pupillo, che è anche sindaco di Lanciano, spiega che per l’emergenza è riuscito a mettere in campo 100 mezzi, “appaltati da ditte private, perché tutte le nostre macchine sono vecchie e io da 2 anni non sono più in grado di fare investimenti”. Le turbine? “Ne avevamo due, ma poi tre giorni fa una si è guastata sulla Maielletta, quindi abbiamo dovuto chiamare una ditta esterna. E è complicato comprarne una nuova visto che costa tra i 70 mila e gli 80 mila euro. Faccio affidamento su solo 35 cantonieri – visto che quelli che sono andati in pensione non sono stati integrati – che operano su 6 distretti del territorio, quindi uno ogni 40 km. Poi ci sono 6 geometri e 21 coordinatori, che gestiscono le squadre di intervento”.
“Ai signori che pensano che gli addetti alle Province non fanno nulla dico: venite voi a fare i bilanci e la programmazione. Ma anche la manutenzione che – avverte l’amministratore abruzzese – non si fa solo per le strade, ma anche per le scuole, come ho fatto io ora, insieme ai geometri, avendo visitato 33 istituti piuttosto vecchi, di cui mi prendo tutta la terribile responsabilità firmando l’agibilità”. La colpa di tutto questo? “Semplice: intanto dei tagli, iniziati nel 2010. Ricordo che a Lanciano quell’anno potevo disporre di 10 milioni per le spese, quest’anno di 1,5. Sono costretto a tagliare ogni cosa, a cominciare dalla cultura fino alla prevenzione, cosa difficile per me visto che nella vita faccio il medico. La verità – dice ancora Pupillo – è che la legge Delrio è stata un fallimento, e a me costa dire questo, visto che sono del Pd. C’è chi dice che le nuove Province avrebbero dovuto essere la casa dei Comuni, ma sbagliano, perché le Province lo erano già”. Sul futuro il presidente della Provincia di Chieti va giù duro: “non esiste, le nostre istituzioni hanno i giorni contati, se non interviene qualcosa o qualcuno entro il 31 marzo prossimo saranno tutte morte”.