Vasto (Chieti), 2 febbraio 2017 – Ha usato una pistola calibro 9 regolarmente detenuta Fabio Di Lello, l’uomo che ieri pomeriggio a Vasto ha sparato, uccidendolo, a Italo D’Elisa. Di Lello ha chiamato un amico dicendogli di aver ucciso l’assassino di sua moglie, poi ha fatto sapere al suo avvocato dove si trovava. E lì, al cimitero di Vasto, sulla tomba di Roberta Smargiassi, la moglie morta a luglio nello scontro del suo scooter con l’auto condotta da D’Elisa, i carabinieri hanno trovato l’arma, in una busta di plastica trasparente. Poco distante Di Lello che si è consegnato senza opporre resistenza.
“E’ un fatto di cronaca che scuote le coscienze – dichiara il maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagna dei Carabinieri di Vasto – e fa riflettere su ciò che è accaduto. Un epilogo tragico che sconvolge tutta la città”. Il 34enne Di Lello è rinchiuso nel carcere di Torre Sinello. L’inchiesta è condotta dal pm Gabriella De Lucia. I legali attendono di conoscere capo di imputazione, data e luogo dell’interrogatorio di garanzia.
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