Fino a settembre sarà aperta, due domeniche al mese, l’area archeologica del Tempio italico di Castel di Ieri (L’Aquila), dominata dal massiccio del Sirente e afferente alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Aquila e comuni del cratere. Scoperta negli anni Ottanta fu oggetto di campagne di scavo che hanno restituito un angolo di storia della Valle Subequana, sul percorso dal Tirreno all’Adriatico. Del Tempio dedicato a Giove, II sec. a.C., è ben conservato il podio in lastre di calcare con scalinata e tre celle di cui la centrale conserva l’iscrizione a mosaico dei magistrati che si occuparono di un restauro. I livelli inferiori testimoniano una straordinaria successione archeologica: una necropoli di tombe a circolo, VII-VI secolo a.C., a 4 metri di profondità; un tempio a tre celle di III sec. a.C. poi interrato per costruire quello maggiore. Le aperture: 9 e 23 aprile, 14 e 28 maggio, 11 e 25 giugno, 9 e 23 luglio, 6 e 20 agosto, 10 e 24 settembre con orario 9.30-12.30; 16.30-19.30.
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