Madama Butterfly in piazza Caporali, a Castel Frentano (Chieti), domenica 6 agosto con un cast internazionale: la soprano giapponese Kiyoka Sakamoto (nel ruolo di Butterfly) e il baritono italo-australiano Aldo Di Toro (nel ruolo di Pinkerton) per l’opera lirica di Giacomo Puccini.
Lo spettacolo, in scena alle ore 21, è stato presentato nella Casa di conversazione a Lanciano. Appositamente creato in occasione dell’anno dedicato ai Borghi d’Italia dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, l’evento è promosso dalle associazioni “Ripensiamo il Centro Storico” e “Di Loreto – Liberati” di Castel Frentano ed è patrocinato dal Comune e dal FAI. L’obiettivo, è stato detto dai promotori, è quello di raccogliere fondi “per riqualificare e dar vita al centro storico attraverso l’arte e la cultura, portando ospiti eccellenti che ne siano veicoli autorevoli”.
Tra gli interpreti dell’opera, in arrivo da sei nazioni, e il coro, saliranno complessivamente sul palco 30 artisti. Lo spettacolo è stato illustrato dal sindaco di Castel Frentano Gabriele D’Angelo, dal presidente del sodalizio Ripensiamo il centro storico, Aldo Angelucci, presenti la soprano Sakamoto e il baritono Di Toro, oltre alla regista Isabella Cristante. “In piazza – ha spiegato quest’ultima – verrà ricostruita una scenografia che ricorda Nagasaki ma sarà ambientata nel dopoguerra, attorno agli anni Cinquanta. I cantanti sono tutti grandi professionisti”. La scenografia, curata nei dettagli, e i costumi di sartoria teatrale, alcuni dei quali provenienti dalla Sicilia, potranno essere ammirati all’aperto. “E’ un onore per me prendere parte a questa grande produzione”, ha aggiunto la soprano Sakamoto.
Per l’occasione Piazza Caporali accoglierà 400 posti numerati e assegnati secondo l’indicazione riportata sul biglietto (25 euro). Sul palco ci saranno 10 attori protagonisti, 16 di secondo piano e il coro; oltre 50 gli addetti che cureranno l’imponente apparato scenico.
Lo spettacolo sarà dedicato ai coniugi Luciano Caporale e Silvana Angelucci, entrambi parrucchieri e membri dell’associazione Ripensiamo il centro storico, morti sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto da una valanga il 18 gennaio scorso. “La coppia – è stato detto in conferenza stampa – ha lasciato un grande vuoto in tutta la comunità ma allo stesso tempo la voglia di portare avanti un progetto da loro tanto amato”.