Festival della serenata, la seconda edizione a Lanciano domenica 10 settembre all’interno del ricco cartellone del Settembre Lancianese. L’evento è organizzato dall’associazione culturale Dalila di Torre Sansone, località di Lanciano, con la collaborazione dell’associazione La Luna di Seb.
Riportare in auge l’antica usanza della serenata, mettendo insieme la tradizione con l’innovazione che i gruppi sapranno offrire, questo è lo scopo del Festival che subito ha conquistato le simpatie dei lancianesi. La manifestazione, come è avvenuto già lo scorso anno, sarà preceduta da una sfilata lungo corso Trento e Trieste di tutti i gruppi partecipanti con circa 170 persone, una sfilata gioiosa con musica e balli.
In caso di maltempo il Festival si terrà al Teatro Fenaroli. A vincere l’edizione 2016 è stato il coro Sirente di Castelvecchio Subequo (L’Aquila).
L’associazione culturale Dalila di Torre Sansone si occupa principalmente di recuperare le tradizioni folcloristiche della zona frentana. La scelta del nome “Dalila” è legata al nome della contrada “Torre Sansone”, dove “Dal 2007 – spiega il presidente Alessandro Cerrone – organizziamo i raduni di gruppi di Sand’Andunjere ed abbiamo riportato in vita tradizioni che stavano per scomparire, come La Mascherata di Carnevale de na’ vote, oppure i Canti della Passione di Gesù”.
Nella conferenza stampa di presentazione, il presidente dell’Associazione ha poi aggiunto: “Da diversi anni ci dilettiamo anche nella partecipazione a serenate per neo-sposini ed anniversari di matrimonio, con canti e balli tradizionali abruzzesi. Proprio da qui è nata l’idea di organizzare un Festival dedicato alla Serenata. Lo scorso hanno abbiamo avuto subito riscontri positivi tant’è che per questa seconda edizione siamo stati costretti a rinunciare, per motivi di tempo, a diversi gruppi che avevano fatto richiesta di partecipazione”. All’incontro con la stampa sono intervenuti anche l’assessore alla Cultura e turismo, Marusca Miscia, ed il presidente del Comitato Feste Maurizio Trevisan.
“Il festival della serenata è un vero momento di festa che si inserisce a pieno titolo tra gli eventi importanti del cartellone del settembre lancianese – ha detto l’assessore Miscia – rappresenta una occasione nuova per riscoprire e far tornare a vivere una tradizione popolare che fa parte del patrimonio culturale della nostra terra e che richiama in città gruppi folkloristici dall’Abruzzo e anche dal Molise. Un plauso alle associazioni Dalila e La Luna di Seb per l’entusiasmo e lo spirito positivo con il quale puntualmente animano la città attraverso gli eventi proposti”.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo questa manifestazione – ha sottolineato il presidente delle Feste di Settembre, Maurizio Trevisan – perché sposa in pieno lo spirito delle Feste: la riscoperta delle tradizioni del passato raccontate, però, in chiave moderna e per certi versi innovativa. L’impegno e la passione dell’associazione Dalila e dell’associazione La Luna di Seb testimoniano come le Feste di Settembre continuano ad essere un appuntamento molto sentito dai lancianesi e questo ci rende particolarmente felici”.
A contendersi il Trofeo della Serenata saranno otto gruppi: I giovani del Folk , Penne (Pescara), Coro Francesco D’Urbano, Fara Filiorum Petri (Chieti), I Vivo Folk, Castellalto (Teramo), Gruppo Folk Canosa Sannita (Chieti), Polifonica Monforte, Campobasso, Giovane Corale Cupellese – Cupello (Chieti), Coro Folk Cesare de Titta – Perano (Chieti), Quelli del Bufù – Guglionesi (Campobasso).
La giuria sarà composta da: Giacinto Verna, assessore e vice-sindaco del Comune di Lanciano, Leda D’Alonzo, direttore responsabile Telemax, Dino Potenza, autore e regista teatrale, Nobile Scutti, del direttivo Ass. Fotoamatori Sangro-Aventino e attore di teatro, Deborah Pasquini, stilista, Mimmo Spadano, autore e musicista.
Presenterà la serata Gioia Salvatore, giornalista e presidente associazione La Luna di Seb. Gli stand gastronomici, che resteranno in piazza Pace anche nelle serate dell’11 e 12 settembre con “Gusto InFesta”, sono a cura dell’Antica Cucina e dell’agriturismo Il Grappolo.